Cresce il traffico dei dati aziendali: nuovo business per Google?

Riflettori puntati sulle piattaforme analytics considerate da molte software house la nuova gallina dalle uova d’oro. E nella corsa alla leadership si fa strada il grande “motore”

Pubblicato il 02 Mar 2010

Il mondo degli analytics si presenta come una sorta di nuovo
“klondike” che promette affari d’oro per chi conquista
posizioni di leadership.
Oltre ai principali vendor Erp, la corsa vede impegnati anche i
protagonisti del mercato enterprise. Ibm ad esempio, che negli
ultimi anni ha fatto enormi investimenti in questo settore, con
acquisizioni a raffica (Cognos e Spss i più noti) ma anche
allestendo strutture e competenze specialistiche (4 centri dedicati
a NewYork, Berlino, Pechino e Tokyo e ben 4mila specialisti).

Per il top management il tema dell’analisi dei dati e della loro
fruibilità è fondamentale per governare le aziende e prendere
decisioni. Una promessa che può realizzarsi quando si incontrano
gli Erp e i diversi strumenti di analisi dei dati e di Business
Intelligence. Il problema è che gli Erp e i sistemi di BI sono
organizzati “a silos”, con sistemi dedicati agli Erp e altri
dedìcati alle applicazioni analitiche; farli interagire al meglio
per realizzare quella trasformazione dei dati grezzi presenti nei
database degli Erp in informazioni di supporto alle decisioni è
ancora piuttosto macchinoso.

Lo scenario appare ricco di fermenti, di qualche iniziativa e
soprattutto di promesse e anche di scenari in qualche caso
parecchio suggestivi. Uno di questi scenari nasce dall’enorme
crescita dei volumi di dati aziendali e dal fatto che una
componente sempre più importante di questi dati è costituita da
dati non strutturati, presenti cioè non nei classici database
relazionali ma nelle e-mail degli executive, dei manager, del
personale di vendita, nei siti e nei portali aziendali, nei social
network delle community di utenti e partner e così via.

Questa enorme massa di dati non strutturati può costituire
un’importante opportunità per chi sarà in grado di risolvere il
problema della loro gestione e della loro integrazione con i dati
più tradizionali.

Nel delineare un ipotetico identikit dell’ideale fornitore capace
di tanto, qualcuno ha fatto il nome di Google, leader indiscusso
nella gestione di diverse tipologie di dati multimediali e non
strutturati. Del resto a un Symposium Gartner dello scorso anno è
stato proprio Eric Schmidt, Ceo di Google, a parlare dei progetti
concreti della società per diventare protagonista del mondo delle
applicazioni business per le imprese; e allora lo scenario continua
sì ad apparire parecchio suggestivo, ma anche ad avvicinarsi a una
dimensione di ipotesi possibile. Che ci sia anche questo nelle
possibili evoluzioni del maturo mercato Erp?

FULL STORY sul prossimo numero del Corriere delle Comunicazioni in
uscita lunedì 8 marzo

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