Telecom Argentina sale l’attesa, si vende o no?

Scadono oggi i termini per finalizzare le cessione a Fintech. David Martinez studia una proposta di acquisto a termine. JP Morgan: “In ogni caso Telecom Italia avrà un futuro ricco di opportunità”

Pubblicato il 25 Set 2014

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Scade oggi il termine per la cessione di Telecom Argentina da Telecom Italia a Fintech, operazione siglata a novembre dello scorso anno ma che non ha ancora ottenuto il via libera delle Authority argentine. Proprio per questo, infatti, il Cda, inizialmente previsto per oggi, è slittato a domani mattina e dovrà decidere se continuare a lavorare con gli uomini di David Guzman per trovare una soluzione o rinunciare all’operazione.

Una possibile soluzione per aggirare l’ostacolo delle autorizzazioni, secondo indiscrezioni di stampa, sarebbe quello di un acquisto a termine: Fintech avrebbe infatti proposto di pagare i restanti 851 milioni di dollari, ma in caso di stop da parte delle Authority , fra due anni potrebbe restituire gli asset a Telecom Italia.

Ma sembra difficile che il gruppo italiano delle tlc accetti una proposta del genere. A Cernobbio, infatti, l’Ad di Telecom, Marco Patuano, aveva dichiarato in merito che “abbiamo dato alla controparte un’estensione del tempo a sua disposizione (fino ad oggi, ndr), credo che sia stata una cosa onesta da fare ma poi le estensioni non possono durare all’infinito, le autorizzazioni o arrivano o non arrivano e a questo punto il cda rivaluterà l’intero dossier”.

In ogni caso il futuro di Telecom Italia è ricco di opportunità per creare valore. E’ quanto sostengono gli analisti di JPMorgan, che riavviano sull’azione la copertura con rating overweight e prezzo obiettivo a 1 euro.

Gli esperti esaminano “le varie opportunità di creazione di valore per Telecom” e ritengono che “il management concretizzerà molte delle iniziative positive avviate negli ultimi 12 mesi”. In primo luogo, per JPMorgan gli obiettivi di copertura della rete a fibre ottiche in Italia di Telecom sono fattibili e ci sarà un incremento del ricavo medio per utente, anche se il contesto domestico continua ad essere sfidante. Ulteriori elementi positivi sono l’aumento dei prezzi del mobile e l’alleanza con Sky Italia, che diventerà effettiva dal 2015.

Sul tema del consolidamento italiano, di cui tanto si discute ormai da tempo, gli analisti attribuiscono una probabilità del 67% e un beneficio di 3 miliardi euro. Inoltre, “crediamo che il contesto politico sia particolarmente positivo”. Invece, la probabilità del consolidamento in Brasile ha per JPMorgan una possibilità di verificarsi del 55% e la quota di TI in Tim Brasil è valutata 9 miliardi euro. Il fatto che “Oi abbia deciso di non partecipare all’asta delle frequenze 4G potrebbe essere un segnale da cogliere: il consolidamento è vicino”, spiegano gli analisti.

Lo scenario di base della casa d’affari vede una cessione di Tim Brasil e infatti gli analisti credono che nel medio termine Telecom Italia possa ricevere un’offerta per l’asset brasiliano. “A seconda della qualità, questa proposta potrebbe rappresentare un’opportunità di creare valore significativo per gli azionisti”, spiegano gli analisti.

In generale, comunque, il Brasile resta un luogo pieno di opportunità per Telecom e anche sul fronte della rete fissa si potrebbero avere dei miglioramenti.

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