Telecom Italia nel mirino dell’ex ceo di Telstra. Secondo indiscrezioni riportate da Bloomberg, l’imprenditore Usa Solomon Trujillo che già in passato aveva mostrato interesse per la compagnia, starebbe raccogliendo capitali per lanciare un’offerta da 7,5 miliardi di euro (9,6 miliardi di dollari) su una quota di Telecom Italia. Trujillo avrebbe discusso il piano con alcuni consulenti finanziari e fondi sovrani; tra questi quelli del Qatar e di Abu Dhabi avrebbero espresso interesse. Trujillo però non avrebbe contattato il Cda del gruppo italiano in quanto il progetto non sarebbe ancora del tutto finanziato e perché vorrebbe essere sicuro di avere il sostegno del governo italiano prima di qualsiasi mossa.
Il piano chiamato “Adriano”, spiega Bloomberg, vorrebbe il 62enne Trujillo, già Ceo di Us West Communications, Orange e Telstra, sulla poltrona di amministratore delegato di Telecom Italia. L’investimento da 7,5 miliardi di euro sarebbe equivalente a quasi la metà dell’attuale valore di mercato dell’ex monopolista delle telecomunicazioni, che però al momento deve fare i conti con un indebitamento netto di 27,5 miliardi di euro. I dettagli finanziari dell’operazione non sono ancora stati resi noti ma, a detta delle indiscrezioni, il progetto potrebbe prendere la forma di un aumento di capitale o attuarsi mediante acquisto diretto di azioni Telecom sul mercato.
Inoltre sempre stando a Bloomberg, uomini di Trujillo avrebbero incontrato alcuni rappresentanti del governo italiano, tra cui il sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, per discutere dell’ingresso di nuovi soci nel capitale di Telecom. Ma sull’incontro è arrivata secca la smentita di Giacomelli. “Non ho mai partecipato a riunioni operative di questo tipo perché sono determinato a rispettare uno spazio che compete a soggetti privati anche se, come governo, saremo altrettanto determinati ad utilizzare i nostri poteri se ritenessimo che ce ne fosse bisogno”, ha chiarito. E sul “piano Adriano”: “L’unico Adriano che conosco è quello dell’Inter”.
Il grosso dell’investimento sarebbe destinato alle reti di nuova generazione all’interno di un piano industriale al quale potrebbe partecipare anche Cassa Depositi e Prestiti. E non si esclude nemmeno – in prospettiva – lo scorporo della rete.
Con 7,5 miliardi è possibile acquistare il 61,5% del capitale votante. La normativa italiana sull’Opa stabilisce che chi supera il 30% del capitale di una società quotata, deve lanciare un’offerta sul 100%.
I rumors fanno oscillare Telecom Italia che prima vola in Borsa – il titolo guadagna il 4,88% a 0,957 euro a metà mattinata – per poi scendere a 1,48% nel pomeriggio e chiudere a +0,11% a 0,9135 euro.