Lottare contro gli Ott è inutile, anzi dannoso, per le telco. Secondo uno studio svedese, infatti, gli operatori telecom dell’Europa occidentale potrebbero generare ulteriori 2 miliardi di euro di profitti se collaborassero con le aziende Over the top. Dovranno però adottare un approccio “open platform” alla collaborazione, dice lo studio, condotto dalla società di consulenza Northstream per conto del fornitore cinese AsiaInfo.
Le telco stanno in alcuni casi già collaborando con gli Ott, spiega Landry Ndikumasabo, manager di Northstream, ma quello che dovrebbero fare è impiegare piattaforme di collaboration con cui gli operatori telefonici possono rendere disponibili le Api e fornire accesso alle funzioni di back office ai loro partner Ott. Questo permetterebbe una collaborazione più profonda in modo più automatizzato, con costi inferiori e la possibilità di stringere numerose alleanze e offrire facilmente più servizi innovativi.
Oggi, invece, non si usano piattaforme di collaborazione automatizzate e le partnership tra telco e Ott funzionano più come strumenti per acquisire e fidelizzare clienti che per generare entrate, continua Ndikumasabo.
Secondo la società svedese, le telco in Europa occidentale genereranno un utile di 160 milioni di euro dalle partnership con gli Ott nei prossimi 3 anni, ma tale cifra potrebbe facilmente salire a 2,2 miliardi di euro se si adottassero la piattaforme di collaborazione.
La cinese AsiaInfo che ha commissionato lo studio offre proprio una di queste piattaforme di collaborazione e spera di indurre le telco europee ad adottarla. La piattaforma – chiamata Veris Open Operational Platform (O2P) – è stata impiegata da China Telecom nel 2011 e più di recente da China Unicom.
“Oggi China Telecom guadagna 170 milioni di dollari al mese tramite questa piattaforma di collaborazione”, sottolinea Andy Tiller, VP of marketing di AsiaInfo. Uno dei principali partner di China Telecom è Taobao, il negozio online di Alibaba.
Ma convincere le telco europee ad adottare questo nuovo approccio e collaborare con gli Ott non sarà facile, perché non è solo questione di tecnologia ma di mentalità e di business case, come ha fatto presente Deutsche Telekom in una recente conversazione con Tiller. Per la cinese, però, l’adozione della piattaforma di collaboration cambia il business model e rende più facile contrattare un accordo commerciale con un Ott o anche diversi partner. “La piattaforma di collaborazione è una risposta al problema del business case”, sostiene Tiller.