Orange ha reso noto di aver raccolto 3 miliardi di euro grazie all’emissione di bond ibridi, varata per finanziare la sua proposta acquisizione dell’operatore spagnolo della banda larga Jazztel. I bond sono stati emessi in tre tranche di 1 miliardo, 1,25 miliardi e 600 milioni di euro, con prima data di call a 7, 12 e 8,5 anni rispettivamente.
Orange ha detto che gli ordini totali hanno superato gli 11 miliardi di euro e che l’emissione le ha permesso di rafforzare la sua posizione patrimoniale a un costo del 4,5%, inferiore al costo medio dei suoi bond esistenti.
Orange ha lanciato a metà mese l’offerta su Jazztel valutandola 3,4 miliardi di euro. Il gruppo francese ha messo sul piatto 13 euro per azione in contanti garantendo un premio del 34% rispetto ai prezzi medi del titolo Jazztel dei 30 giorni precedenti e ha indicato che avrebbe finanziato l’operazione attraverso un mix di bond ibridi e un aumento di capitale fino a 2 miliardi di euro. Orange ha calcolato che la fusione con Jazztel potrà generare risparmi di costi per 1,3 miliardi e accrescerà gli utili per azione dal 2017.
Il deal attende ancora l’approvazione del regolatore nonché la messa in vendita da parte degli azionisti di Jazztel di almeno metà delle azioni; un altro 15% circa è detenuto dai top manager, che hanno già acconsentito a mettere in vendita le proprie quote.