Connettersi a Internet via satellite grazie a voucher erogati direttamente dalle Regioni, con il coordinamento dell’Ue. In questo modo i 6 milioni di famiglie europee ancora prive di un accesso ai servizi a banda larga fissa, sia adsl che fibra ottica, potrebbero connettersi alla rete. Questa la proposta lanciata a Bruxelles in occasione della conferenza conclusiva sul progetto Saber (Satellite Broadband for European Regions), coordinato dal Csi Piemonte, l’ente regionale del campo informatico e telematico.
“Stiamo per produrre le versioni finali di guide che dovrebbero aiutare le Regioni a pianificare investimenti per utilizzare anche questa tecnologia là dove è necessario, tipicamente le zone più remote, zone rurali, montagnose” spiega Vittorio Vallero, coordinatore del progetto. “La connettività è presente – aggiunge – ma ci sono ancora persone che non la utilizzano, adesso la scommessa è di portare la domanda al livello dell’offerta”.
Coinvolti nel progetto, durato due anni, sono stati 26 partner europei e 21 regioni di 13 stati membri. In Italia, oltre il Piemonte, anche la Lombardia, l’Abruzzo e L’Emilia Romagna. “La necessità di dare copertura affidabile e veloce è un problema più visibile dal territorio” ha sottolineato Mercedes Bresso, intervenendo alla conferenza finale del progetto, svoltasi al Comitato delle Regioni.
Parlando di Internet come di uno “strumento per diritti fondamentali e per la democrazia” nonché per “cambiare la mentalita’ delle persone”, l’eurodeputato ha evidenziato “la necessità assoluta per tutti, soprattutto per le persone che lavorano, di poter essere connessi dovunque si trovino, sia in viaggio che in vacanza, in qualunque luogo”. Per Bresso, questa è “una sfida per i poteri pubblici ma anche una opportunità per investimenti e nascita di attività'”.
Soddisfatto Davide Zappalà, presidente del Csi-Piemonte, secondo il quale “la partnership di Saber ha prodotto molti risultati in un lasso di tempo relativamente breve contribuendo ad aumentare la consapevolezza che la banda larga satellitare ha le capacità di ridurre immediatamente il digital divide in Europa e a condividere le buone pratiche a beneficio delle regioni europee”.