Il “riuso dei contenuti culturali digitali per l’istruzione, il turismo e il tempo libero“: è questo il tema al centro della conferenza internazionale che si svolgerà a Roma, il 2 ottobre, presso la Biblioteca nazionale centrale e che fa parte delle iniziative della Presidenza italiana dell’Unione europea. A fare il punto sulle opportunità offerte dalla digitalizzazione del patrimonio culturale sono i manager di alcune prestigiose istituzioni pubbliche italiane ed internazionali. A loro la sfida di esplorare le nuove possibilità messe in campo dal riuso dei contenuti culturali digitali, per lo sviluppo di idee, progetti e professionalità hi-tech, in particolare nel settore educativo e del turismo.
Tante le buone pratiche che verranno presentate, a cominciare da quelle italiane delle domus romane di Palazzo Valentini a quanto fatto per le tombe etrusche di Cerveteri, per poi continuare con i lavori di importanti istituzioni culturali internazionali, come lo Smithsonian di Washington e il Rijksmuseum di Amsterdam. Il riuso dei dati culturali digitali per l’istruzione è invece rappresentato dall’esperienza di Historiana, mentre il MUSE di Trento propone FabLab, un progetto di ‘artigianato digitale’, dove innovazione, creatività e business si intrecciano. L’evoluzione di Europeana, il portale europeo della cultura, come piattaforma di accesso e riuso del patrimonio culturale digitale sarà presentata dal direttore, Jill Cousins.
Ad aprire i lavori il Segretario generale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Antonia P. Recchia, che illustrerà le raccomandazioni per le istituzioni culturali in merito a patrimonio culturale digitale e turismo. A seguire l’intervento di Flavia Nardelli della Commissione Cultura, scienza e istruzione della Camera dei Deputati. Poi il punto sulle strategie europee, fatto da Silvia Costa, presidente della Commissione per la cultura e l’istruzione del Parlamento europeo, e da Giuseppe Abbamonte, direttore del Directorate G Media & data della DG CONNECT della Commissione europea, responsabile per il patrimonio culturale, il cinema e l’audiovisivo. Pierluigi Sacco della IULM-Libera Università di Lingue e Comunicazione, parlerà dell’impatto economico della cultura digitale, mentre Rossella Caffo, direttore dell’Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche Italiane (ICCU) , sottolineerà l’importanza della cooperazione e del networking a livello nazionale ed europeo.
Nella seconda parte della giornata la tavola rotonda, coordinata da Giuseppe Abbamonte, vedrà la partecipazione di rappresentati di istituzioni culturali coinvolte in progetti europei (AthenaPlus, Europeana Creative, Europeana Food & Drink), di istituzioni locali e di industrie creative, che si confronteranno sui temi della conferenza.
L’ evento, curato dall’Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane, è organizzato in collaborazione con la Commissione europea e il progetto AthenaPlus, rete europea di buone pratiche coordinata dal suddetto Istituto.
Il semestre di presidenza italiana rappresenta un’occasione strategica per proporre un piano di lavoro condiviso a livello europeo sui temi del riuso e della valorizzazione del patrimonio culturale digitale. Il Ministero riconosce infatti la trasversalità della cultura e intende favorire la collaborazione tra i vari settori – competitività, cultura, turismo, istruzione, ricerca – di concerto con le istituzioni europee preposte e con Europeana.