Per Mc-link si prospetta nel primo trimestre 20915 una revisione del piano industriale. A confermarlo è il ceo della società tlc (business servizi dati, telefonia, internet e data center per il mercato business), Cesare Veneziani. “Visto il contesto – afferma in un’intervista con Mf-Dowjones – siamo molto soddisfatti dei conti. A fronte di un mercato con un numero di accessi che diminuisce, noi siamo contenti perché continuiamo a crescere in termini di valore dei canoni sottoscritti. Questo permette di pianificare il futuro. I ricavi sono rimasti sostanzialmente stabili, mentre la componente dei canoni è aumentata. Abbiamo fatto un’ottimizzazione dei costi. Tutto ciò ci ha portato a migliorare sensibilmente l’Ebitda”.
MC-Link, nel dettaglio, ha chiuso il primo semestre con un risultato netto di 0,353 mln euro, in crescita del 6,7% rispetto allo stesso periodo del 2013. Il margine della gestione caratteristica è di 1,5 milioni (+10,8% a/a) e l’Ebitda di 3,7 mln (+3,6% a/a).
“Il nostro business è caratterizzato dalla stagionalità tipica dei contratti – continua Veneziani – Diciamo che nel nostro settore se il primo semestre parte bene in termini di contratti sottoscritti questi continuano a dare frutti. Proseguiamo assolutamente in linea con il budget che fu presentato in sede di ipo”, precisa il ceo della società che oggi èm quotata all’Aim.
“Siamo pronti – dichiara Veneziani riferendosi alla nuova offerta di connessione ad alta velocità che partirà a ottobre – per l’offerta Ftth, cioè i servizi che i concorrenti definiscono ‘Superfibra‘, ora presente solo a Milano ,-e FttCab, che gli altri chiamano generalmente ‘Fibra’. Questi servizi sono dedicati principalmente alla clientela business. Ci sarà anche offerta residenziale, tutto sommato competitiva, ma il nostro focus è sulle aziende. Ci aspettiamo un contributo importante da queste nuove offerte. Nel secondo semestre 2015 avremo i primi effetti. Non ci sarà un’impennata dei ricavi ma, ad esempio, aumenteremo la base clienti. Ogni passaggio tecnologico nella nostra storia è stato un momento di consolidamento del business”.
E non è escluso un aggiornamento del piano industriale in tempi rapidi: “L’aggiornamento – afferma – potrebbe essere possibile nel primo trimestre del 2015. Stiamo, infatti, facendo dei ragionamenti visto che i cambiamenti sul mercato sono importanti. Ci sono anche aggiornamenti tecnologici che tre anni fa non erano completamente prevedibili che ci inducono a rivedere il piano. Abbiamo bisogno ancora un pochino di tempo per chiarirci le idee. Con queste nuove offerte, ad esempio, è possibile andare a posizionare i proprio apparati anche in un armadietto in strada, vicino a quello di Telecom, in maniera completamente autonoma. Questo chiaramente è più invasivo in termini di capitale. Stiamo valutando di sfruttare queste opportunità in quelle zone dove ci sono spazi commerciali maggiori in quanto trascurati dai principali player. A livello sperimentale abbiamo già individuato un paio di posti. Le nuove tecnologie e il cambio di normativa ci consentono, quindi, con adeguati investimenti, di ottenere nuovo fatturato, marginalità, fidelizzazione della clientela, tutto questo operando in zone non presidiate dalla concorrenza dove siamo commercialmente strutturati”.
Non escluso, infine, un passaggio sull’Mta: “Il sogno di qualsiasi imprenditore è crescere.- conclude Veneziani – Uno dei pre-requisiti dell’Mta è quello di essere un pochino più grandi. Serve la materia prima, ossia continuare a far crescere il business. La nostra attività è costante. Qualsiasi azienda ha, infatti, bisogno di accesso Internet e una rete. Una volta cresciuti allora ci leveremo qualche soddisfazione di più”.