Sul tavolo di F2i non è arrivato nessun dossier sulla vendita di Metroweb. E’ quanto ha appreso Mf-Dowjones da una fonte che ha precisato come allo stato attuale dei fatti non esiste alcuna trattativa tra il fondo e la società di tlc guidata da Marco Patuano. Metroweb è la società proprietaria della più grande rete di fibra ottica di Milano e della Lombardia, la più estesa rete metropolitana in Europa con circa 375.000 km di fibra installati.
“Da Telecom Italia non è arrivata alcuna indicazione”, ha proseguito la fonte aggiungendo che “qualora arrivasse – come è normale che sia – verrebbe esaminata da F2i”.
Il fondo, intanto, è ancora alle prese con il nodo nomine. Proprio su questo tema in settimana dovrebbe essere convocato un Cda che dovrebbe indicare Renato Ravanelli nuovo Ad e Vittorio Terzi presidente del fondo. E’ escluso, spiega la fonte, che durante questa riunione si possa affrontare la questione Metroweb.
Secondo indiscrezione riportate nei giorni scorsi da Bloomberg e Reuters di Telecom Italia ha dato mandato all’Ad Marco Patuano di trattare l’acquisto della partecipazione di F2i in Metroweb. Il mandato è stato affidato in occasione dell’ultimo cda, ma non è ancora ufficiale. F2i detiene il 54% di Metroweb Italia, che a sua volta controlla il 87% per cento di Metroweb. Gli azionisti di Metroweb Italia includono anche il Fondo Strategico Italiano, il cui azionista strategico è la Cdp. Fastweb detiene invece il 10,6% dell’azienda milanese della fibra mentre l’1,7% è dei manager dell’azienda milanese della fibra.
L’operazione, secondo la stampa, permetterebbe a Metroweb di diventare lo strumento attraverso il quale diffondere la banda larga in Italia, consentendo a Telecom di condividere i costi dell’investimento con Cdp che ha nelle infrastrutture e nel loro sviluppo uno dei suoi core business.
Ma a questo proposito il numero uno di Fastweb, Alberto Calcagno, in occasione della kermesse caprese di Between, ha chiarito di non essere a conoscenza di una possibile cessione da parte di F2i della sua partecipazione nella società a Telecom Italia. “Non ci risulta e siccome siamo azionisti di Metroweb dovremmo saperlo”, sottolineava il manager.
Nella stessa occasione Franco Bassanini, presidente di Cdp, ha parlato”non notizie, ma intenzioni”, “Io sono presidente di Metroweb e non ne so niente”, chiariva.
Già a fine marzo alcune fonti avevano spiegato che Telecom era interessata a una quota di Metroweb e che l’acquisto di una partecipazione era una possibilità per attivare la partnership con la Cassa Depositi e Prestiti per investire sulla rete di nuova generazione (Ngn), rimanendo fedele alla strategia di evitare lo scorporo della rete in rame.
Patuano e il presidente di Telecom Italia, Giuseppe Recchi, si sono rifiutati di commentare le indiscrezioni.
Per Equita Sim l’acquisto della quota di Metroweb da parte di Telecom Italia sarebbe “un’operazione con forte senso industriale soprattutto se si pervenisse alla fusione tra le 2 società”. “Comunque, la discriminante fondamentale del deal ci pare, più che la valutazione (la scorsa primavera si ipotizzarono circa euro 300 mln euro per una quota di minoranza di Metroweb) – spiegano gli esperti – l’ottenimento del supporto delle autorità Agcom ed Antitrust”. Oltre a queste indiscrezioni, la stampa continua a parlare di un’eventuale fusione tra Tim Brasil e Oi. Equita Sim considera “ragionevole che i due gruppi si confrontino e che considerino un’operazione carta contro carta, indipendentemente dalla definizione di chi compra chi”. Comunque, il deal potrebbe generare “sinergie rilevanti” capaci di creare valore sia per Telecom che per la controllata Tim Brasil, conclude Equita Sim.
Kepler Cheuvreux evidenzia che la partecipazione di F2i in Metroweb “potrebbe valere 225 milioni euro”. Gli esperti valutano infatti il 100% di Metroweb 470 mln euro (10 volte l’Ev/Ebitda 2013). Kepler Cheuvreux crede inoltre che per Telecom Italia sarebbe positivo entrare in Metroweb.