Il Presidente Usa Obama ha dichiarato che le minacce informatiche
rappresentano la più seria sfida da affrontare per l’economia e
la sicurezza nazionale. “La prosperità economica dell’America
nel 21esimo secolo – ha detto – dipenderà dalla cybersecurity”.
E ha indicato le linee guida nel President’s Cyberspace Policy
Review. Per attuarla è stato nominato assistente speciale del
presidente Obama e coordinatore della cyber security per la Casa
Bianca Howard Schmidt, 40 anni di esperienza nel campo della
sicurezza, detto il Cyberzar del governo. Lo abbiamo intervistato
in occasione della Rsa Conference sulla sicurezza informatica che
si è tenuta a San Francisco.
Il governo Usa ha svelato parte del piano, secretato da
Bush, sulla sicurezza informatica. Un passo
dovuto?
Trasparenza e partnership rappresentano la base
del President’s Cyberspace Policy Review. Qualche tempo fa, nel
memorandum per un governo aperto indirizzato dal Presidente Obama a
tutti i dipartimenti e a tutte le agenzie di Stato, ha detto: “La
mia amministrazione è impegnata nella creazione di un livello di
apertura mai raggiunto finora nel governo”.
Quali sono gli elementi principali del
piano?
Il programma per le Trusted Internet Connections
(Tic), il cui obbiettivo è la riduzione del numero di connessioni,
dai computer federali verso le reti esterne, dalle attuali 4mila a
meno di cento. Il documento, ora online, spiega anche il sistema
Einstein che rivelerà i tentativi di intrusione e per monitorare
le reti.
Full story sul Corriere delle Comunicazioni in uscita
lunedì 8 marzo