La Grecia incassa 381 milioni di euro dalla vendita delle frequenze per la telefonia mobile ai suoi più grandi operatori: Ote, Vodafone e Wind Hellas. Il ricavato, che sarà versato allo Stato per il 30% entro dicembre, e per la parte restante a febbraio o in due rate annuali, coincide con la base d’asta che era stata fissata per la gara, secondo quanto confermato oggi dalla locale Autorità garante per le telecomunicazioni.
La vendita è una parte del programma di privatizzazioni da 22 miliardi di euro concordato con l’Unione europea e il Fondo monetario internazionale nel piano di rientro da 240 miliardi.
L’operazione sarà utile anche per migliorare e aggiornare i servizi di telecomunicazioni in Grecia, un mercato colpito da una competizione selvaggia tra gli operatori e dal crollo dei consumi a causa della recessione.
I tre operatori hanno comprato I diritti per le radio frequenze per il mobile nella banda tra gli 800 e i 2.600 MHz per 15 anni, ha sottolineato l’authority appena dopo la chiusura dell’asta..
Atene vuole ottenere entro l’anno 1,5 miliardi di euro dalle privatizzazioni, anche se nel tempo ha ripetutamente mancato questo genere di obiettivi, soprattutto a causa di una carenza di offerte dagli investitori e di imprevisti regolatori. L’authority greca ha comunque affermato che il 30% dei ricavi saranno disponibili in casa già quest’anno, dopo che gli accordi saranno stati firmati. Lo stato otterrà il resto della somma a febbraio, o in due rate per i prossimi due anni.