Sono sempre più numerose le aziende e le pubbliche amministrazioni che accettano le procedure totalmente dematerializzate per lo scambio di documenti e i pagamenti. Un vantaggio in termini di efficienza e risparmi, almeno in teoria, ma in pratica la dematerializzazione non è sempre così semplice. Come nota oggi Les Echos, redigere una fattura per un cliente straniero già esigeva di conformarsi a delle regole locali quando era solo cartacea; ora che si procede per via digitale, occorre ugualmente adeguarsi alle pratiche di ciascun Paese.
Per esempio, occorre firmare elettronicamente i documenti? In che modo? Quali sono le regole per l’archiviazione e le norme sulla conservazione del dato? “In Italia tutte le fatture emesse nel corso di un mese devono essere raggruppate e firmate in blocco”, spiega Jean-Michel Bérard, presidente del Cda di Esker, società che offre soluzioni software on premise e servizi on demand per automatizzare qualunque processo documentale dall’inizio alla fine. Mentre negli Stati Uniti non è necessaria nessuna firma elettronica, la maggior parte dei Paesi europei la richiede, ma con metodi leggermente differenti. Persino l’EDI – il sistema di scambio di dati informatizzati utilizzato da più di quindici anni in diverse industrie – ha standard che variano a seconda dei Paesi e dei settori.
In questo scenario, “il cloud rappresenta un modo di esternalizzare anche la complessità normativa e tecnica”, afferma Jérôme Martin, partner di BearingPoint. “Per le piccole imprese, è quasi indispensabile”, conferma Thomas Debris, direttore operativo di Echangeur Basse-Normandie, centro di risorse e formazione sulle tecnologie Ict.
Oggi è possibile ricorrere al cloud per orchestrare gli scambi EDI verso qualunque partner in qualunque Paese e redigere e archiviare qualunque documento valido a livello internazionale. Si possono anche gestire le domande di visti d’ingresso nei Paesi che lo richiedono. Mercati elettronici B2B come quello di Ariba (gruppo Sap) non si limitano a mettere in relazione le imprese, ma integrano la dematerializzazione delle loro transazioni. Altre offerte si stanno affacciando sul mercato, come il pagamento o la gestione del credito documentario in modalità multibanca e multipaese.
“La dematerializzazione è il settore del cloud che sta vivendo la crescita più rapida”, nota Olivier Lallement, senior manager Digital Consulting di Deloitte. “E il trend non ha ancora toccato il picco”, conferma Jean-Michel Bérard.