Il futuro è interessante ed è fra le nuvole. Parola di Steve
Ballmer, Ceo di Microsoft, che, in occasione del suo discorso
all'università di Washington, ha spiegato come il gigante di
Redmond veda sempre più il suo futuro nel cloud e in particolare
sulla piattaforma Azure, su cui lavorano già il 70% dei dipendenti
Microsoft. Una percentuale destinata a crescere: per lavorare
sull'implementazione del cloud, infatti, entro l'anno
dovrebbe arrivare al 90%.
E tutte queste persone dovranno lavorare attraverso cinque
principi: che il cloud crea opportunità e responsabilità, che
aiuta ad imparare, che favorisce l'interazione personale e
professionale, che pretende dispositivi intelligenti e, infine, che
costituisce un ponte e un circolo virtuoso con
l'innovazione.
Un ponte che – va da sé – per Microsoft è costituito da Windows
Azure container, la nuova generazione di container per data center.
Insomma, anche se Ballmer non ha annunciato nessun nuovo prodotto,
ma ha solo presentato il sito che spiega la filosofia della
multinazionale per il cloud, è evidente che Microsoft ci punta
buona parte delle sue fiches, coinvolgendo da quest'anno anche
la suite Office.
“Stiamo veramente portando Microsoft Office nel cloud,
lasciandolo eseguire da lì, lasciando che la suite scambi con il
cloud, aiutando le persone a connettersi, a comunicare, a esprimere
se stessi”, ha detto il manger. Che, nel cloud e
nell’evoluzione dei servizi, vede la strada per battere Google,
spostando la sfida fra le “nuvole” con tutti i propri prodotti
chiave: Windows, Sql, Office e Exchange. “Noi, con la nostra
compagnia, ci stiamo scommettendo e tutti gli altri nel mondo
dell’information technology lo stanno facendo: Those are
intersting times" (questi sono tempi interessanti, ndr), ha
concluso Ballmer. E se lo dice lui, c'è da crederci.