Google non soddisfa le aspettative del mercato. Nei tre mesi terminati lo scorso settembre infatti ha messo a segno utili per 2,8 miliardi di dollari (o 4,09 dollari per azione), in calo del 5% rispetto allo stesso periodo del 2013.
Al netto di voci straordinarie gli utili per azione sono stati di 6,35 dollari, in aumento da 5,63 dell’anno prima ma sotto il consensus fissato a 6,53 dollari. Anche sul piano dei ricavi ha deluso gli analisti. Il giro di affari infatti pur essendo cresciuto del 20% rispetto allo stesso periodo dell’ anno precedente, si è fermato a 16,52 miliardi di dollari contro le attese per 16,57 miliardi. Le spese operative hanno raggiunto i 6,1 miliardi, il 37% dei ricavi, dai 4,58 miliardi, il 33% dei ricavi, dello stesso periodo del 2013.
All’interno di questo quadro a deludere gli analisti è stato il rallentamento dei click da parte degli utenti sulle pubblicità: sono aumentati del 17% rispetto allo stesso periodo del 2013, ma hanno subito una battuta d’arresto rispetto al 26% e al 25% di crescita del primo e del secondo trimestre del 2014.
Oltre a questo nel terzo trimestre 2014 il colosso di Mountain View ha messo a segno nove acquisizioni e ha assunto circa 3.000 dipendenti arrivando a quota 55.030 impiegati. Inoltre Google per continua a lavorare per spendere il suo mercato e andare oltre
alla pubblicità come unica fonte di guadagno. È in lotta con Amazon, Microsoft, Apple nel mercato cloud che tuttavia si è rivelato meno redditizio del previsto a causa della diminuzione dei costi da parte di tutti gli operatori del settore.