“Digital Minds for a new Europe” è il titolo della serie di interventi raccolti sul sito di Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione Ue e commissario uscente all’Agenda digitale. Quaranta contributi che fino al 31 ottobre accompagneranno con proposte e idee sui temi dell’innovazione il periodo che manca alla fine del mandato.
Oggi è la volta di Kumardev Chatterjee, fondatore e presidente dello European Young Innovators Forum. (Qui l’intervento integrale)
“Il cambiamento non è un lusso, ma un obbligo. L’alternativa è un decline significativo, che porta al dimeticatoio. Questa è la conclusione inevitabile che scaturisce dal nuovo “Living Planet Report” realizzato dal Wwf, che spiega con tranquillità e chiarezza come il nostro attuale modo di condurre gli affari ha portato alla distruzione del 52% della fauna selvatica in soli 40 anni. Abbiamo sconfitto l’evoluzione sul suo terreno, e tutti noi ne pagheremo il prezzo.
La stessa cosa si potrebbe dire della mentalità sull’innovazione in Europa attraverso gli ultimi 30 anni, e l’impatto è evidente: non soltanto la nostra vecchia e attuale modalità di fare business non sta migliorando la nostra capacità di innovare e la nostra competitività, ma stiamo in effetti facendo peggio di quanto abbiamo fatto finora, stiamo in coda alle principali economie industriali nell’innovazione, e negli anni recenti siamo scivolati ancora più in basso nella classifica, con la performance combinata nell’Unione europea a 27 che continua a inseguire i leader tradizionali, gli Stati Uniti e il Giappone, ma anche la Corea del Sud, un Paese che soltanto dieci anni fa non vedeva nemmeno all’orizzonte la leadership nel campo dell’innovazione globale.
Nel frattempo, i leader emergenti dell’innovazione come la Cina e l’India stanno proseguendo con costanza, e mirano e sorpassarci presto. Il fallimento nell’innovare meglio e più in fretta, in special modo nello spazio digitale, è la nostra principale mancanza, e la sfida centrale per il futuro digitale dell’Europa, per la sua prosperità e il suo ruolo nel mondo.
Per rovesciare queste tendenze le cose devono cambiare in Europa, sostanzialmente e presto. E’ tempo di una rottura in Europa. Di mettere il digitale davanti a tutto, iniziando dall’innovazione digitale e dall’imprendoria.