“La vicenda affrontata in questa interrogazione rappresenta l’ennesimo esempio di malfunzionamento del sistema di finanziamento alle imprese in Italia. Il finanziamento dello Stato rischia, infatti, di essere un vincolo negativo, non un’opportunità, e questi programmi, che avrebbero dovuto essere innovativi, dal 2008 al 2014, nei fatti, non lo sono più”.
Lo afferma in una nota Enza Bruno Bossio, deputata del Partito democratico riferendosi all’interrogazione presentata insieme alla collega di partito Cristina Bargero, per chiedere le motivazioni del ritardo nell’erogazione dei pagamenti per i progetti di “Industria 2015”, programma di 852 milioni di euro che ha la finalità di sostenere la ristrutturazione del tessuto produttivo.
“E’ del tutto evidente – prosegue la parlamentare replicando al viceministro allo Sviluppo economico Claudio De Vincenti – che urgono provvedimenti che sburocratizzino il sistema di erogazione messo a punto dal Ministero, perché se resta così com’è non solo non aiuta le imprese, ma addirittura le danneggia. Un primo impegno lo si dovrà dimostrare proprio nel recupero e nella effettiva erogazione dei fondi perenti”.
Nella loro interrogazione le due deputate del Partito Democratico evidenziavano che “il timore di scorretto utilizzo delle agevolazioni da parte delle imprese ha sviluppato un sistema di controllo burocratico asfissiante da cui sono derivate difficoltà, errori, incomprensioni e recuperi di risorse a danno delle aziende” e chiedevano “quali provvedimenti, sostenuti da regole certe e chiare, verranno adottati per garantire l’effettiva erogazione dei pagamenti dovuti e come si intenda ovviare alla avvenuta perenzione dei fondi destinati ai progetti, registratasi persino nei casi in cui la rendicontazione aveva avuto esito positivo”.
“Nella sua risposta il viceministro De Vincenti – conclude la nota – ha riconosciuto che in generale, per tutti i programmi di Industria 2015, i dati relativi ai fondi erogati rispetto al rendicontato appaiono inadeguati. Tuttavia la Direzione competente ha comunicato al riguardo che, considerata la pregressa esperienza, si può ragionevolmente ritenere che entro l’anno tutte le somme richieste, pari alla data del 10 ottobre a circa 39 milioni di euro, potranno essere erogate ai beneficiari, con una notevole riduzione dei tempi rispetto agli anni precedenti. E che a seguito a diverse sollecitazioni, Invitalia avrebbe già provveduto ad aggiornare le linee guida alla rendicontazione”.