LA GARA

Torri Wind, in quattro per l’asta da un miliardo

Entro il 10 novembre attese le manifestazioni di interesse. Alla finestra gli spagnoli di Abertis, il fondo F2i, EiTowers e un quarto soggetto ancora avvolto nel mistero

Pubblicato il 23 Ott 2014

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L’Info memo con tutti i dettagli sulla vendita delle torri di Wind è partito venerdì. Quattro plichi che le banche d’affari Hsbc e Imi hanno indirizzato a quattro potenziali pretendenti: EiTowers, società controllata da Mediaset, gli spagnoli di Abertis, il fondo F2i e un quarto soggetto che rimane ancora nell’anonimato. La scadenza fissate per le manifestazioni di interesse è il 10 novembre, con il presso delle torri della controllata Vimpelcom che starebbe progressivamente crescendo man mano che ci si avvicina all’ora X dell’asta, e che oggi il Sole24ore valuta attorno al miliardo di Euro, definendo questa operazione come la più grande nel campo delle Tlc in Italia nel 2014.

Quanto alle offerte vincolanti, non è ancora stata fissata una tempistica, ma la deadline per la loro presentazione sarà stabilita in un secondo momento, con la vendita che dovrebbe concludersi all’inizio del 2015.

Quello attuale è il secondo tentativo per Wind di separare le torri: la prima volta l’idea era stata di Luigi Gubitosi, che avrebbe voluto unire le infrastrutture di Wind con quelle di 3: progetto che non andò mai oltre la fase di studio iniziale.

Grazie agli incassi che deriveranno dalla cessione di una parte delle 13mila torri dell’operatore mobile, si legge sul Sole, sarà tra l’altro possibile abbattere i debiti della società, nati sai tempi in cui Naguib Sawiris acquisto la società da Enel.

Rispetto alle prime valutazioni, che prevedevano un esito dell’asta da circa mezzo miliardo di euro, i rumors di mercato parlano oggi di un valore vicino al miliardo.

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