“Digital Minds for a new Europe” è il titolo della serie di interventi raccolti sul sito di Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione Ue e commissario uscente all’Agenda digitale. Quaranta contributi che fino al 31 ottobre accompagneranno con proposte e idee sui temi dell’innovazione il periodo che manca alla fine del mandato.
Oggi è la volta di John Chambers, presidente e Ceo di Cisco Systems. (Qui l’intervento integrale)
“Ogni mille dispositivi che potrebbero un giorno essere connessi in rete, oggi soltanto sei lo sono effettivamente. C’è da riflettere su questa opportunità. Tutte queste connessioni stanno creando un enorme ammontare di dati digitali. Grazie agli analytics, I dati possono essere trasformati in intelligenza e in sapere, abilitando i Paesi in tutto il mondo a migliorare la propria capacità decisionale, i processi, la produttività, la pianificazione e le esperienze per i propri cittadini, al lavoro, nel tempo libero, a scuola o a casa.
E mentre l’opportunità può da una parte sembrare ancora lontana, dall’altra è già tra noi. Per l’Europa questo apre la porta a un valore economico stimato in 4mila e 300 miliardi di dollari, per il settore privato nei prossimi dieci anni. Un valore che deriva dalla riduzione dei costi, dalla produttività dei dipendenti, dal ciclo degli approvvigionamenti e dalla logistica, e dalla esperienza e dall’innovazione per i consumatori.
Ma non dovremmo pensare soltanto in termini di statistica. Si tratta di soluzioni che cambiano la vita delle persone. L’Internet of Everything può aiutare ad affrontare questioni fondamentali come la creazione di posti di lavoro, l’urbanizzazione, e il riscaldamento globale, come anche cambiare il nostro modo di pensare l’esperienza urbana. Può ridurre il traffico e salvare vite, monitorare gli ambienti minacciati, ridurre lo spreco di risorse limitate in agricoltura e spingere a un uso migliore dell’energia incoraggiando l’efficienza energetica nelle case, abilitando le tecnologie per l’energia pulita e ottimizzando l’efficienza dei prodotti esistenti (Qui l’intervento completo).