Vodafone, avanti tutta su Enterprise e M2M

Manlio Costantini presenta allo Smau di Milano la nuova rotta del carrier, che punta sempre più sul versante business e sulle soluzioni dedicate all’Internet delle cose e al mobile analytics

Pubblicato il 23 Ott 2014

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Smart city e Internet of things sono due temi a cui, il più delle volte, si tende a fare riferimento inserendoli in una prossima ma sempre piuttosto vaga prospettiva futura. Si sa che verranno, ma nessuno sembra ancora avere il coraggio di dire quando. Per Vodafone il momento è ora. Nell’ottica di potenziare il proprio posizionamento nell’area PA e soprattutto enterprise (dove detiene, in Italia, il 40% della base clienti, che genera ogni anno il 25% dei ricavi della filiale tricolore del Gruppo), il carrier ha presentato oggi allo Smau di Milano nuove soluzioni specifiche per le comunicazioni machine-to-machine e per il mobile analytics dedicato specialmente agli specialisti del marketing.

“Sono due dei cinque pilastri che compongono la nostra ricetta. Gli altri sono la rete, la personalizzazione dell’offerta, e un approccio alla Pubblica amministrazione basato su logiche di risultato” ha spiegato Manlio Costantini, direttore della divisione Enterprise di Vodafone Italia. “Oggi, con le nostre soluzioni, vogliamo dare un risposta esaustiva su questi cinque elementi”.

Anche perché, secondo una ricerca Vodafone (la seconda edizione dell’M2M Adoption Barometer), il 22% delle aziende a livello mondiale utilizza già soluzioni e comunicazioni machine-to-machine, mentre addirittura il 55% pensa di adottarle nei prossimi due anni. Si tratta quindi di uno dei settori Ict con il più alto tasso di crescita, ed è contraddistinto nell’89% dei casi da un rapido ritorno degli investimenti.

Vodafone intende cavalcare il mercato ponendo precisi elementi di differenziazione a seconda delle industry a cui si rivolgerà. “Tra i mercati più rilevanti c’è sicuramente quello dell’automotive” ha precisato Costantini. “Molte case automobilistiche nostre partner producono già diversi modelli equipaggiati con una o addirittura due Sim. La prima gestisce le funzioni di telemetria e le notifiche su consumi e sicurezza, la seconda può creare una mini rete wi fi per i passeggeri, in modo da permettere esperienze di entertainment più interessanti. Per specializzarsi in questo senso, Vodafone ha acquisito Cobra, una realtà italiana specializzata nella telematica per auto. Collegato all’automotive”, continua Costantini, “c’è il settore delle assicurazioni, che grazie al monitoraggio dei dati prodotti dalle vetture possono offrire contratti ad hoc e polizze personalizzate sulla base del comportamento dei guidatori. Poi ci sono le utilities, dove è possibile introdurre contatori con il controllo in real time dei consumi, e tutto il vasto mondo della gestione delle infrastrutture pubbliche. La terza area strategica è quella dei trasporti, dove i nostri strumenti possono ottimizzare logistica e flotte aziendali. E l’Italia sta andando incontro a questa trasformazione: ci sono circa 2,4 milioni di oggetti collegati alla Rete, mentre nel mondo sono 17,5 milioni e il business nel nostro Paese cresce con un tasso del 16% annuo”.

Come detto, rispetto alla Pubblica amministrazione, Vodafone sostiene di voler mantenere lo stesso approccio che ha con privati: del resto, dalla dematerializzazione delle cartelle cliniche alla prenotazione degli esami on line (secondo l’indagine il 57% delle aziende attive nell’health care implementerà la tecnologia M2M entro il 2016) fino al tema dello smart grid, della connected security e della smart mobility, per Costantini pure la mentalità negli uffici pubblici sta evolvendo in fretta, naturalmente anche sulla spinta delle pressanti richieste di spending review. “Abbiamo introdotto sistemi di contratto più flessibili, per cui la remunerazione arriva solo se si porta vera efficienza, e quindi risparmio. Il Paese non può permettersi di considerare l’innovazione come un mero esercizio di stile, e noi condividiamo questo atteggiamento anche perché spesso i nostri clienti sono anche nostri partner nei processi di internazionalizzazione”.

Costantini ha infine approfittato dell’occasione per fare il punto sul capitolo italiano del progetto Spring, attraverso il quale Vodafone ha investito 3,6 miliardi di euro nel biennio per coprire con la rete 4G il 90% della Penisola. “Oggi abbiamo raggiunto il 72% della copertura raggiungendo con il segnale Lte 63 città su 100 previste alla fine dell’intervento”.

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