Parte il Nup 2010, dedicato alle applicazioni

Pubblicato il 09 Mar 2010

E’ partita ieri, dal sito www.nokia.it/nup, la settima edizione
del Nokia University Program (Nup), il progetto ideato nel 2003 da
Nokia con l’obiettivo di offrire agli studenti universitari la
possibilità di entrare in contatto con l’approccio concreto del
mercato creando, al contempo, un canale di comunicazione tra
l’impresa e l’Università.

Molto importanti le novità 2010: per la prima volta, dalla sua
origine, il Nup apre le porte a tutti gli studenti universitari
d’Italia e il progetto vincitore sarà concretamente
realizzato.

Anche quest’anno il principio ispiratore del Nup è di grande
attualità: i telefoni cellulari, grazie all’introduzione delle
applicazioni, sono diventati sempre più parte integrante della
nostra vita quotidiana. Le applicazioni rendono il telefono di
ognuno di noi unico e insostituibile, contribuendo a modificare il
modo in cui si gestisce il proprio tempo e le proprie attività,
sia nel lavoro sia nella vita privata. Per questo gli studenti sono
chiamati a sviluppare un’idea che possa essere trasformata in
un’applicazione, corredandola di un business model in grado di
sostenere il raggiungimento degli obiettivi commerciali prefissati.
Sarà l’Ovi Store, one – stop shop di Nokia vocato alla
distribuzione delle applicazioni, il canale di vendita con cui gli
studenti saranno chiamati a misurarsi.

E’ proprio dal grande successo riscosso dalle applicazioni tra il
pubblico dei giovani che origina quest’anno la scelta di Nokia di
offrire a tutti gli studenti, indistintamente, l’opportunità di
aderire al programma, all’insegna del Nokia “Connecting
People”. Si abbattono così tutti i confini e le distanze tra
regioni, atenei e giovani.

Tutti gli studenti universitari che vorranno partecipare
all’edizione 2010 del Nokia University Program dovranno
iscriversi attraverso il sito www.nokia.it/nup, dove potranno
creare un proprio gruppo composto da massimo quattro persone o
aderire ad un gruppo già esistente. Navigando nel sito gli
studenti avranno accesso a tutte le informazioni necessarie per
l’elaborazione del progetto, oltre che alla presentazione
realizzata dal top management di Nokia. Grazie a questo meccanismo,
il Nup mira a favorire lo scambio, la condivisione e la
collaborazione tra i partecipanti e i diversi atenei.

Nel corso dell’estate verranno esaminati i progetti presentati
dagli studenti e i migliori entreranno nella rosa dei 5 finalisti
che saranno valutati da una giuria di esperti nominata da Nokia. Il
progetto vincitore della settima edizione, per la prima volta nella
storia del Nup, vedrà Nokia farsi carico del concreto sviluppo
dell’applicazione e della sua distribuzione attraverso l’Ovi
Store da cui gli utenti potranno scaricare l’applicazione
direttamente sul cellulare. Nokia, inoltre, riconoscerà ai
vincitori un compenso derivante dalla commercializzazione
dell’applicazione. Ai gruppi che si classificheranno in seconda e
in terza posizione, Nokia ha riservato la partecipazione al Nokia
Experience Day, offrendo agli studenti la possibilità di
trascorrere un’intera giornata in azienda a stretto contatto con
il top management dell’azienda.

Andrea Facchini, Head of Marketing Nokia Italia, ha commentato:
“Per la prima volta nella storia del Nup Nokia realizzerà
concretamente il progetto vincitore. Gli studenti avranno infatti
la duplice opportunità di cimentarsi nell’ideazione di
un’applicazione e, al contempo, di vederla realizzata in caso di
vittoria. Per cui l’attenzione di Nokia al mondo dei giovani
quest’anno non è volta a stimolare unicamente un esercizio
teorico ma ad avvicinare gli studenti al mercato, incoraggiandoli a
dar vita a dei progetti pensati per essere distribuiti attraverso
Ovi Store”.

Infine, a formale riconoscimento della capacità di utilizzare la
tecnologia per abbattere ogni tipo di barriera, il Nokia University
Program 2010 prevede la menzione speciale Ibm per l’applicazione
più “accessibile”. Tra i progetti presentati verrà infatti
selezionato quello che meglio degli altri facilita l’accesso ai
servizi da parte delle persone disabili. Ibm e Nokia Italia
collaborano già da molti anni nel progetto Mobile Wireless
Accessibility che ha l’obiettivo di utilizzare le nuove
tecnologie per migliorare la vita delle persone che vivono la
disabilità.

Anche quest’anno, coerentemente con le dinamiche del Web
partecipativo e social, non mancherà una giuria online: le sintesi
dei 5 progetti finalisti saranno pubblicate sul sito internet
www.repubblica.it per dare la possibilità agli utenti di votarle.
Il progetto preferito dagli internauti riceverà la menzione
speciale di Repubblica.it.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!


Canali

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati