Il digitale traina la crescita del mercato musicale. Rappresenta circa il 45% dei ricavi complessivi delle case discografiche cresciuti del 5% nei primi 9 mesi del 2014. Lo dicono i recenti dati forniti da Deloitte per Fimi (la Federazione Industria Musicale Italiana di Confindustria). Si tratta del quarto trimestre consecutivo con segnali positivi per il settore.
Il digitale, fortemente trascinato dai ricavi connessi ai servizi streaming cresce del 20%, in particolare i servizi in abbonamento quali, ad esempio TIMmusic, Spotify, Google Play, Deezer, ecc. sono saliti del 109% mentre i servizi supportati dalla pubblicità, come YouTube e Vevo sono cresciuti del 78%.
In calo del 19% invece il download, così come pure scendono, anche se di poco, le vendite del supporto fisico: con un – 4%. Il trend di crescita del vinile prosegue la recente traiettoria in controtendenza con il comparto del fisico e, pur rappresentando solo una piccola nicchia sull’intero mercato, registra un +66%.