Telecom Italia e il management di Tim Brasil non sono a conoscenza né stanno prendendo parte a discussioni in corso finalizzate alla cessione degli asset brasiliani. E’ quanto informa Tim Participacoes in una nota diffusa su richiesta delle autorità brasiliane a seguito della pubblicazione di un articolo su “O estado de Sao Paulo” dal titolo ‘America Movil di Carlos Slim pronta a investire 10 miliardi di reais in Brasile nel 2015′.
La società aggiunge inoltre di non essere al corrente dei contenuti di possibili discussioni in atto tra i soci di Btg Pactual e di Oi in merito a possibili scenari di aggregazione.
La vittoria, pur se sofferta, di Dilma Rousseff nelle elezioni presidenziali in Brasile contro Aecio Neves ha spinto gli osservatori a ritenere probabile una nuova espansione del colosso della rete fissa brasiliano. I motivi sono più d’uno.
Prima di tutto va segnalato che la strategia finora adottata da Oi aveva proprio nel governo Rousseff una sorta di regia occulta ed è ipotizzabile che la presidente non modificherà (almeno non radicalmente) l’impostazione fin qui adottata. L’attenzione di Rousseff andrà al mercato e in particolar modo alla tutela dei consumatori, uno dei punti sottolineati durante la campagna elettorale.
Ovviamente ci sono molte variabili in gioco e soprattutto nelle prime settimane ci sarà grande attenzione in merito alle prime dichiarazioni in materia di telecomunicazioni. Se davvero la Rousseff proseguirà nella strategia adottata negli ultimi anni, lavorerà per un ulteriore consolidamento del mercato delle telecomunicazioni, ma probabilmente facendo in modo che Oi ne faccia parte come predatore e non come preda.
Certo, da sola Oi può poco. Ecco dunque tornare d’attualità l’ipotesi di alleati con cui condurre in porto un’operazione di consolidamento. Il mercato non scopre nulla di nuovo, visto che l’ipotesi che Tim Brasil venga ceduta torna ciclicamente a tenere banco nelle sale operative.