Le informazioni sui pullman ora arrivano con un messaggio di WhatsApp. È un servizio che è già partito a Brescia ed entro Natale dovrebbe debuttare a Roma, Bergamo, Napoli e Palermo.
Brescia Mobilità, SpA del Comune di Brescia, è fra le prime in Italia ad aver scoperto il potenziale della app di messaggistica. È stato attivato un call center (4 persone preposte al servizio) che risponde all’utente via messaggio WhatsApp, quindi ogni viaggiatore può, se lo vuole, comunicare via cellulare con l’operatore attivo per avere info su ritardi e mancanze, servizi e aggiornamenti. Ma può essere anche il viaggiatore stesso a fornire notizie utili in tempo reale: il pullman in panne o un incidente, per esempio, con tanto di messaggi audio, video o fotografici.
A fine anno dovrebbero seguire l’esempio l’Atac di Roma, l’Atb di Bergamo, l’Anm di Napoli e l’Amat di Palermo. Ci si aspetta un affollamento di messaggi decisamente più corposo rispetto a Brescia e la gestione non sarà facile. Nel resto del mondo la prassi è ormai consolidata, almeno nelle grandi città.
“È finita l’era dei siti vetrina, i consumatori sono diventati più potenti, chiedono voce e pretendono conversazione e attenzione”, sostiene Annalisa Galardi, docente di Comunicazione pubblica e d’impresa all’Università Cattolica di Milano. “Prima un’azienda di servizi pubblici poteva fare una bella campagna con un’agenzia creativa ed era a posto, oggi se trovi un blogger attento in rete la tua social reputation va a farsi friggere. E la comunicazione non la fanno più solo le Spa, non è più un sistema one way, nell’era della velocità il cittadino chiede relazione coi suoi tempi, quando vuole lui”.