Il 22% delle aziende italiane di trasporto pubblico locale ha un account Twitter. Sul podio per followers Milano, Roma, Torino mentre Brescia è la prima in Italia a utilizzare WhatsApp. Sono questi in sintesi i risultati della prima ricerca italiana sulla diffusione di Twitter nelle aziende di tpl, presentata al seminario ‘#Social bus: come cambia il trasporto pubblico locale con i social media e la nuova comunicazione’, organizzato da Comune di Brescia, Brescia Mobilità e www.cittadiniditwitter.it.
In particolare, delle aziende tpl italiane che utilizzano i social network, il 52% si trova al nord, il 22% al centro e il 26% al sud.
Tra le città italiane sul podio per numero di followers troviamo @atm_informa di Milano (43.000 followers), @infoatac di Roma (41.000), @GTT_Torino del capoluogo pemontese (11.100). A seguire gli account Twitter delle aziende di Brescia e Napoli. Dal punto di vista dell’attività è Atac di Roma l’azienda di tpl che cinguetta di più con oltre 60mila tweet inviati.
Nella fotografia delle aziende di trasporto pubblico smart, Brescia Mobilità merita una menzione per l’utilizzo di WhatsApp per comunicare con gli utenti.
Brescia Mobilità, spa del Comune di Brescia, è infatti fra le prime in Italia ad aver scoperto il potenziale della app di messaggistica. È stato attivato un call center (4 persone preposte al servizio) che risponde all’utente via messaggio WhatsApp, quindi ogni viaggiatore può, se lo vuole, comunicare via cellulare con l’operatore attivo per avere info su ritardi e mancanze, servizi e aggiornamenti. Ma può essere anche il viaggiatore stesso a fornire notizie utili in tempo reale: il pullman in panne o un incidente, per esempio, con tanto di messaggi audio, video o fotografici.
A fine anno dovrebbero seguire l’esempio l’Atac di Roma, l’Atb di Bergamo, l’Anm di Napoli e l’Amat di Palermo.
In quanto a follower Brescia Mobilità, con i suoi 2492 seguaci, si posiziona al quarto posto dopo Milano, Roma e Torino, pur avendo un numero di abitanti notevolmente inferiore; la media dei re-tweet è del 18%.