“L’Italia, che a luglio ha iniziato il proprio semestre di presidenza del Consiglio Ue con un evento sull’innovazione e sul digitale, Digital Venice, vorrebbe ora portare questo tema nell’ultimo Consiglio europeo di dicembre, per discutere e approvare la Venice declaration”.
Lo ha detto Francesco Tufarelli, consigliere della Presidenza del Consiglio con delega al semestre italiano di presidenza del Consiglio Ue, durante la presentazione del “Global innovation Barometer” di General Electric, che si è svolta nel pomeriggio a Roma nei locali di “Spazio Europa”. Durante la tavola rotonda moderata da Giampiero Gramaglia, direttore di EurActive.it, Tufarelli ha ripercorso l’impegno dell’esecutivo Renzi sui temi dell’innovazione.
“Da pochi mesi – ha detto Tufarelli – sto affiancando Alessandra Poggiani all’Agid. Nel programma italiano, come in quello che ci unisce a Lettonia e Lussemburgo, abbiamo dato grande priorità all’agenda digitale. Il semestre italiano si è aperto a luglio con Digital Venice, dove il Governo era presente con il Presidente del Consiglio Matteo Renzi e i ministri alla PA Marianna Madia e al Mise Federica Guidi, al fianco della vicepresidente e commissario Ue per l’Agenda digitale Neelie Kroes. L’evento istituzionale era il punto centrale di un programma che ha coinvolto per una settimana 8 governi Ue e le più importanti aziende attive nel campo dell’innovazione. Un evento simbolico importante, a cui il Governo vuole dare un seguito, se possibile prima della fine del semestre, come ‘regalo’ della presidenza italiana ai Paesi che verranno dopo. Il presidente del Consiglio sta circuitando la Carta di Venezia tra gli altri Stati membri, come anche la commissione sotto l’impulso di Neelie Kroes. Si sta lavorando perché la Venice declaration, o almeno una sua parte, accolte tutte le modifiche del caso, comprese quelle suggerite a luglio dalle aziende, possa passare da un’approvazione nel Consiglio Ue. Certo – ha sottolineato Tufarelli – non ci sono ancora certezze sul percorso, ci sono diverse soluzioni aperte, e gli addetti ai lavori stanno valutando tutte le possibilità. Ma l’intenzione di fondo rimane di testimoniare l’impegno dell’Italia sul digitale chiudendo il semestre come lo si era iniziato, con i riflettori puntati sull’importanza dell’innovazione”.
Rispetto all’impegno dell’Italia sui temi del digitale Tufarelli ha tracciato un quadro di luci e ombre: “Proprio durante il semestre di presidenza italiana il Governo ha fatto importanti passi in avanti, nominando Alessandra Poggiani alla guida dell’Agid, nominando il digital Champion, e dando un colpo d’acceleratore importante. Ma è anche vero che negli ultimi anni si è troppe volte cambiata strategia, e che la struttura è ancora perfettibile, è ancora troppo complessa per consentire una partenza spedita su temi fondamentali come la banda larga e il coordinamento tra i ministeri. Bisognerebbe un po’ fluidificare la struttura amministrativa. Ma credo che già a dicembre potremo contare su programma di interventi che fissi i vari passaggi in maniera chiara”.