Il Margine Ebitda di Wind è cresciuto nei primi nove mesi del 2014 di un punto percentuale, arrivando al 39,5%, e attestandosi come il più alto tra le telco italiane. La società controllata Vimpelcom chiude i primi 9 mesi con ricavi totali pari a 3.511 milioni, in diminuzione del 6,3% ma con un trend del terzo trimestre che segna un evidente miglioramento rispetto alla prima parte dell’anno.
Il buon risultato, spiegano dall’azienda, è frutto del miglioramento della performance dell’azienda unita all’effetto di alcune partite non ricorrenti contabilizzate interamente nel terzo trimestre ma con alcuni impatti commerciali di competenza del quarto trimestre.
Così, al netto di queste partite non ricorrenti, i ricavi totali diminuiscono del 7,6%. Nella telefonia mobile i ricavi totali diminuiscono dell’8,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente come conseguenza della forte competizione commerciale del 2013, della diminuzione dei ricavi tra traffico e messaggi fuori bundle e dell’impatto della tariffa di terminazione mobile che ha influenzato i primi sei mesi del 2014. La debole performance dei servizi tradizionali è tuttavia compensata dalla notevole crescita dell’internet mobile che vede i ricavi in aumento del 18,2% e i clienti in aumento del 23,7% ad oltre 10 milioni. Nel segmento fisso, i ricavi totali si mantengono stabili (-0,2%) nei primi nove mesi dell’anno; alcune partite non ricorrenti con altri operatori compensano quasi totalmente la riduzione nei ricavi voce dovuta alla compressione della base clienti ed alla contrazione dell’utilizzo di servizi a consumo. Nel segmento broadband i ricavi broadband Ull aumentano del 5,4%.
L’Ebitda si attesta a 1.386 milioni, in diminuzione del 4% per effetto di iniziative di riduzione dei costi, che includono il piano di insourcing e il miglioramento della produttività lanciato a settembre, che compensano in parte la contrazione dei ricavi. L’Ebitda al netto delle partite non ricorrenti decresce del 7,5%. Il margine Ebitda è in miglioramento di un punto percentuale a 39,5%.
Nei primi nove mesi Wind ha investito circa 500 milioni non solo nell’ ampliamento della copertura 4G, ora disponibile in più di 300 città con una copertura stimata entro fine anno del 35% della popolazione, ma anche nel potenziamento e rafforzamento della propria rete HSPA+. Gli effetti della pressione competitiva del 2013, la riduzione dei ricavi da Sms insieme al taglio della terminazione mobile, che ha influito nei primi sei mesi dell’anno, hanno avuto un impatto sui risultati. La minore pressione promozionale riscontrata nei primi 9 mesi dell’anno ha portato ad una stabilizzazione dello scenario competitivo che ha visto ridursi il numero totale di Sim nel mercato. La diminuzione delle attivazioni ha portato a un miglioramento del churn che si riduce di più di 6 punti percentuali. In questo scenario – affermano dall’azienda – Wind aumenta ulteriormente la propria quota di mercato e si conferma leader nella customer satisfaction e nel Net Promoter Score. I clienti mobili, nei primi nove mesi dell’anno, sono circa 21,8 milioni, in leggera diminuzione rispetto allo scorso anno.