LA VENDITA

Wind, per le torri presentate offerte tra 500 e 600 milioni

Tra le società interessate F2i con Providence, Ei Towers, American Tower e Abertis. La società cederà il 50% delle proprie 13mila infrastrutture di trasmissione. L’operazione dovrebbe concludersi a inizio 2015

Pubblicato il 18 Nov 2014

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Le offerte non vincolanti presentate per le torri Wind hanno un valore compreso tra 500 e 600 milioni di euro. L’anticipazione viene dall’agenzia Mf-Dowjones, che cita “una fonte a conoscenza del dossier”. Per quelle vincolanti la scadenza dovrebbe essere fissata per il mese di dicembre.

Tra le società che hanno avanzato un’offerta ci sono F2i insieme al fondo di private equity Providence, Ei Towers, American Tower e Abertis. A queste si aggiungono anche tre fondi internazionali.

Altre indiscrezioni avevano lasciato trapelare nei giorni scorsi il fatto che un’offerta sarebbe stata avanzata anche da Rai Way in alleanza con un fondo.

A prendere posizione sull’argomento era stato anche Camillo Rossotto, presidente di Rai Way, durante la presentazione del collocamento: “Siamo interessati alle torri di Wind ma ad operarle, non necessariamente a possederle – aveva detto – potremmo cioè eventualmente partecipare a una cordata per rilevarle”.

L’operatore controllato da Vimpelcom può contare su 13mila siti di antenne, e ha intenzione operare un sale and lease back che dovrebbe portarne sul mercato il 50%.

L’obiettivo è quello di generare un margine operativo lordo vicino ai 50 mln per chi compra. Il valore dell’asta dovrebbe essere intorno al miliardo di euro con l’operazione che si dovrebbe chiudere agli inizi del 2015.

Quello attuale è il secondo tentativo per Wind di separare le torri: la prima volta l’idea era stata di Luigi Gubitosi, che avrebbe voluto unire le infrastrutture di Wind con quelle di 3: progetto che non andò mai oltre la fase di studio iniziale.

Grazie agli incassi che deriveranno dalla cessione di una parte delle 13mila torri dell’operatore mobile sarà tra l’altro possibile abbattere i debiti della società, nati ai tempi in cui Naguib Sawiris acquistò la società da Enel.

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