Tv locali, Giacomelli: “Stop agli accordi sottobanco”

Il sottosegretario a Cor.Com: “Vorremmo riportare l’Italia nella legalità internazionale sullo spettro”. E annuncia: “Pronti ad aumentare le risorse per gli indenizzi, ma bisogna favorire iniziative che consentano alle emittenti di liberare volontariamente le frequenze”

Pubblicato il 20 Nov 2014

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“Vorremmo aumentare le risorse per gli indennizzi, ma il problema vero è favorire ogni iniziativa che consenta alle tv locali di liberare volontariamente le frequenze, per esempio incentivando la nascita di società consortili”: lo ha detto il sottosegretario Antonello Giacomelli in un’intervista che uscirà sul prossimo numero di Cor.Com-Corriere delle Comunicazioni.

A questo proposito è stato aperto online, sul sito del ministero, “una consultazione sulle nuove misure”. Ma il punto di partenza “è che sullo spettro vorremmo riportare l’Italia nella legalità internazionale e chiudere la lunga stagione delle lettere riservate e degli accordi sottobanco”. Perché la gestione dello spettro radio finora adottata, prosegue il sottosegretario “mette a rischio prima di tutto le tv locali oltreché minare la credibilità del paese. Noi stiamo provando ad aprire un’altra fase”.

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