Agenda digitale, Moriondo: “Pagamenti elettronici in nome della legalità”

Il rappresentante delle Regioni presso Agid: “La tecnologia aiuta a combattere l’evasione fiscale”

Pubblicato il 21 Nov 2014

roberto-moriondo-141120143643

Passare a maggio tredici giorni in Florida senza avere neanche un dollaro fatto di atomi nelle tasche dei pantaloni è stata più che altro una scommessa giusto utile per qualche tweet e qualche post. Non è stata una mission impossibile e alla fine ci ho preso gusto e ho ripetuto con più attenzione l’esperienza nel viaggio estivo dedicato a Manhattan e Chicago e a tutto quello che c’è in mezzo di interessante che sia raggiungibile con una automobile.

Quello che mi ha più colpito non è “che si può fare” ma la grande naturalezza con la quale viene accettata, anche per importi di modestissima entità, la carta di credito e la capillare disponibilità di terminali per il pagamento elettronico. Ovviamente non sempre tutto funziona al “primo colpo” tuttavia non viene mai proposta l’alternativa di pagare con delle banconote. Si viene invitati a riprova con pazienta a “strisciare” la carta più velocemente o più lentamente perché quello non è “uno strumento” ma “lo” strumento di pagamento. Si paga il taxi – potendo anche lasciare una piccola mancia – l’albergo, il pranzo e la cena – differenziando il conto dal servizio – l’ingresso ai musei e alle mostre, i grandi ed i piccoli acquisti, le multe, il parchimetro, (…), insomma tutto.

Tutto è tracciato, tutto è legale, tutto è tassato e tutto genera una quantità immensa di dati –big – che diventano preziose informazioni e pregiata conoscenza utili per generare buona organizzazione, gestione e programmazione e alla bisogna adeguate azioni di prevenzione. I pagamenti annui pro-capite in Italia con carta di credito sono infatti solo 31, contro i 140 della Francia, i 175 del Regno Unito e i 93 della media europea mentre sono soltanto 398 i Pos ogni 1000 imprese, rispetto ai 764 della Francia, ai 992 del Regno Unito ed ai 469 della media europea.

Questo insano ritardo è un importante fattore abilitante l’evasione fiscale, il riciclaggio del “denaro sporco” e altre forme di illegalità che attanaglia il nostro Paese. Il problema oltretutto non è di natura tecnologica – nulla di esoterico o materia riservata ai nerd –, abbiamo tutto a disposizione come in un negozio della Lego o sugli scaffali dell’Ikea, basta comprare i mattoncini o i pezzi e assemblarli con un minimo di perizia e seguendo le istruzioni con cura.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati