Samantha Cristoforetti è entrata nella Stazione spaziale internazionale (Iss). L’astronauta dell’Agenzia spaziale europea (Esa) è stata la prima ad attraversare il portello che collega la Soyuz alla Iss. Si tratta del via ufficiale alla missione Futura, dell’Agenzia spaziale italiana (Asi). La Cristoforetti è entrata nella Stazione spaziale internazionale trovando alcuni colleghi che l’aspettavano a bordo: il comandante Barry E. Wilmore della Nasa e i russi Aleksandr Samokutyayev ed Elena Serova. Con il russo Anton Shkaplerov e l’americano Terry W. Virts, entrati subito dopo Samantha, i sei astronauti diventano adesso l’equipaggio 42 della Iss. Prima italiana in orbita, oltre che attualmente unica donna nel corpo astronauti europeo, Samantha era partita il 23 novembre per la seconda missione di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana.
Per la nostra astronauta è il primo lancio nello spazio, dove, grazie a un accordo bilaterale tra Agenzia Spaziale Italiana e Nasa – in base al quale il nostro Paese ha fornito all’ente spaziale statunitense moduli di rifornimento logistico e un modulo abitativo sull’avamposto orbitante, in cambio di utilizzo scientifico e opportunità di volo supplementari – resterà per circa sei mesi come membro effettivo dell’equipaggio della missione ISS 42/43, contribuendo allo svolgimento di tutti i compiti di ricerca, sperimentazione e manutenzione operativa del laboratorio spaziale.
“Samantha Cristoforetti – ha dichiarato il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Battiston – una astronauta italiana tra le stelle! Questa è una notizia che fa bene all’Italia, ed il fatto che sia, per la prima volta, declinata al femminile ci rende doppiamente felici. Con Samantha l’Italia conferma il ruolo di leadership anche per numero di astronauti inviati nello Spazio”.
Samantha è la prima astronauta italiana, attualmente anche l’unica donna del corpo astronauti europeo, e la 60° donna a partire per lo Spazio. Futura è la seconda di lunga durata per l’ASI (dopo la missione Volare di Luca Parmitano): la permanenza sulla Stazione si concluderà con il rientro sulla Terra tra circa sei mesi, al momento pianificato per maggio 2015. Durante la missione, Samantha sarà impegnata in esperimenti scientifici per ESA e ASI, molti dei quali sono basati sul know how italiano: dovrà svolgere come membro di equipaggio della ISS un’ampia e articolata attività di sperimentazione. L’ASI, unica agenzia spaziale nazionale in Europa ad aver accesso diretto alle risorse di utilizzazione della ISS, ha selezionato e sviluppato per la missione di Samantha Cristoforetti nove progetti di ricerca scientifica e dimostrazione tecnologica italiani, che verranno svolti dalla nostra astronauta nei suoi sei mesi di permanenza a bordo della ISS, insieme a un altro progetto già presente sulla Stazione che sta raccogliendo dati da oltre tre anni: cinque progetti saranno dedicati allo studio di vari aspetti della fisiologia umana in condizioni di assenza di peso, due effettueranno analisi biologiche su campioni cellulari portati in microgravità; verrà inoltre portato e sperimentato a bordo della ISS un dimostratore per un processo di produzione automatizzato per la realizzazione di oggetti 3D in assenza di peso (stampa 3D), e una macchina a capsule multifunzione in grado di servire bevande calde, tra le quali anche il tipico “caffè espresso italiano”, a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). I progetti sono stati ideati da Università, centri di ricerca, aziende e PMI italiane, e selezionati dall’ASI con i Bandi nazionali di Volo Umano e la Call per progetti di partenariato pubblico-privato per la utilizzazione della ISS.
La Missione spaziale ISS 42/43 del settimo astronauta tricolore e prima italiana nello spazio, è stata battezzata Futura in seguito a una call for ideas lanciata a novembre 2013 dall’Agenzia Spaziale Italiana, dall’Agenzia Spaziale Europea e dall’Aeronautica Militare. L’iniziativa “Dai un nome alla Missione di Samantha Cristoforetti” ha avuto l’obiettivo di invitare il grande pubblico e tutti gli appassionati di tematiche spaziali, senza limiti di età, a contribuire all’ideazione del nome italiano ufficiale della Missione ISS 42/43. Tra le oltre mille proposte arrivate, Futura è stato il nome più proposto. Anche il logo di Futura è stato scelto in seguito a un contest rivolto al pubblico: rappresenta una ISS ‘stilizzata’ e la sua immaginaria orbita attorno alla Terra, sullo sfondo di un sole nascente e di una volta di stelle. Lo ha ideato Valerio Papeti, giovane dottore in Belle Arti di Torino.
“E’ andato tutto benissimo, abbiamo visto immagini spettacolari, la prima alba e le stelle”: così Samantha Cristoforetti ha salutato la mamma nel suo primo collegamento dalla Stazione spaziale internazionale (Iss) con il centro di controllo della missione a Mosca.