Internet of things, Frost & Sullivan: “Serve standard unico”

La diffusione delle tecnologie wireless e dei dispositivi smart sta imprimendo una forte spinta alla diffusione della connettività degli “oggetti”. Ma bisognerà fare i conti con la difesa delle infrastrutture critiche e con la diffusione di una nuova generazione di “attacchi”

Pubblicato il 26 Nov 2014

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Migliorare la velocità e l’affidabilità delle comunicazioni, imporre un unico standard in tutta l’azienda, disporre di una piattaforma di sicurezza robusta e gestire i dataset di grandi dimensioni sono fondamentali per il successo nel panorama fortemente dinamico di Internet delle cose. E’ questo il principale suggerimento contenuto nella nuova analisi condotta da Frost & Sullivan, e intitolata “Internet of Things (IoT)—Challenges and Impediments”.

La diffusione delle tecnologie wireless e dei dispositivi intelligenti ha portato alla rapida evoluzione di Internet delle cose, una forza dirompente che attraversa tutti i settori e che, si prevede, trasformerà la catena del valore del settore produttivo grazie ad uno stato di iper-connettività. Anche se è solo una questione di tempo prima che gli utenti finali vedano i vantaggi della raccolta di dati in tempo reale e dell’analisi approfondita delle molteplici variabili di processo provenienti dalle risorse distribuite, restano diversi ostacoli lungo la strada per garantire un alto livello di continuità degli affari.

“La sicurezza, specialmente nelle infrastrutture critiche, rappresenta una preoccupazione chiave per gli utenti finali, a causa del numero di potenziali punti di attacco e della potenziale entità dell’impatto, – afferma Rahul Vijayaraghavan, analista di Frost & Sullivan. – Ora che il mercato di Internet delle cose si muove verso reti di controllo semi- e completamente autonome, gli utenti finali avranno una consapevolezza e un controllo limitati in caso di attacchi mirati, aumentando così il rischio di interruzioni improvvise dei servizi.”

Sebbene Internet delle cose offra dei benefici – tra cui responsività, collaborazione e visibilità – restano delle preoccupazioni riguardo alla gestione degli alti volumi di traffico dati generati dalle molteplici risorse connesse. Gli utenti finali devono decidere quali dati critici (di sicurezza, finanziari e operativi) gestire in casa e quali spostare progressivamente all’esterno verso fornitori di piattaforme di servizi.

Inoltre, per generare valore dai dati accumulati, i fornitori di soluzioni dovrebbero concentrare la propria attenzione sullo sviluppo di piattaforme estensibili e specifiche per un determinato settore, che offrano informazioni utili in tempo reale per prendere decisioni e migliorare la produttività operativa.

“Poiché i dati stanno diventando la moneta del futuro, i produttori devono effettuare ulteriori investimenti per soddisfare i requisiti critici degli utenti finali in termini di storage, gestione, strumenti di analisi e proprietà dei dati, – osserva Vijayaraghavan. – La capacità di stringere alleanze solide con i partecipanti alla catena del valore nell’ecosistema di Internet delle cose determinerà se i fornitori di soluzioni potranno sostenere la crescita in questo dominio in rapida evoluzione.”

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