Expo 2015, Superhub lancia la sfida a Google Maps

Nasce la piattaforma digitale aperta che vuole diventare l’alternativa “green” al servizio di BigG. Info in tempo reale sul traffico e i mezzi di trasporto cittadini. Tra le realtà impegnate nella realizzazione del progetto c’è Vodafone

Pubblicato il 26 Nov 2014

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Una piattaforma digitale aperta che si propone come l’alternativa “green” a Google Maps: è Superhub, l’app per pc e smartphone presentata oggi all’expo gate di Milano durante la conferenza finale del progetto europeo SUstainable and PERsuasive Human Users moBility in future cities. Il progetto, sviluppato grazie a tre anni di ricerca tra Milano, Helsinki e Barcellona, con 1.800 cittadini impegnati nella sperimentazione e 20 partner tra i quali Legambiente, ATM, Autoguidovie, Create-NET, eXrade, Imaginary e Vodafone, fornisce le informazioni su tutti i mezzi e i servizi di trasporto permettendo di scegliere l’itinerario con il minor impatto ambientale, di acquistare on line i titoli di viaggio e di inviare feedback in tempo reale.

“Un vestito su misura, open ed ecologico frutto di un minuzioso lavoro di ricerca e della partecipazione attiva di tantissime persone che conferma il grande interesse per il tema e la richiesta di coinvolgimento, sempre più insistente, da parte dei cittadini nelle fasi di progettazione della mobilità nuova – sottolinea Andrea Poggio, presidente di Legambiente Fondazione Innovazione – La forza di Superhub sta nel saper intercettare le diverse esigenze di mobilità proponendo soluzioni di volta in volta differenziate e che tendono ad una maggiore efficienza e sostenibilità degli spostamenti in ambito urbano”.

“Nelle tre città coinvolte dalla sperimentazione – si legge in una nota di Legambiente – Superhub ha incontrato sensibilità e approcci alla mobilità diversi, ma in ciascuna è riuscito a recepire ed interpretare le differenti esigenze. La versatilità dell’applicazione permette infatti di registrare, oltre alle condizioni di contesto, anche le propensioni individuali al cambiamento, alla spesa e alla disponibilità di tempo per gli spostamenti. La comunità di 1.800 persone seguite nel corso del progetto e le più di 1.000 che hanno testato autonomamente l’app Android, hanno apprezzato in particolare la possibilità di fissare degli ecogoals, obiettivi personalizzati di riduzione della CO2 emessa, la possibilità di memorizzare le proprie preferenze in termini di strade e mezzi e la reattività della app nel registrare e permettere di evitare lungo il percorso traffico e incidenti. La prima importante occasione per far provare l’applicazione al grande pubblico – annunciano i promotori – sarà l’Expo 2015”.

L’app è predisposta per permettere l’acquisto dei servizi, e per fare in modo che i dati raccolti possano essere utilizzati, in forma anonima e nel rispetto della privacy, da tecnici e amministratori per pianificare interventi sul trasporto pubblico e aggiornare, di anno in anno, i propri Piani di Mobilità Sostenibile (Pums). Proprio con quest’obiettivo è nata la soluzione “Mobile Analytics” di Vodafone: “Grazie a questa soluzione – si legge in una nota dell’operatore – le aziende di trasporto pubblico potranno gestire il traffico urbano in modo più efficiente e sicuro, con potenziali risparmi nella realizzazione di infrastrutture tradizionali di monitoraggio che possono essere stimati, per una città di dimensioni medio grandi, nell’ordine di circa il 35%. Oltre ad un contenimento dei costi questa soluzione, consentendo alle amministrazioni di pianificare le infrastrutture e i servizi di mobilità sulla domanda reale dei cittadini, porta benefici indiretti – continua il comunicato- quali ad esempio la riduzione delle emissioni. Si tratta inoltre di un sistema particolarmente accurato, con un algoritmo che assicura una precisione di analisi di circa il 95%”. Il sistema è già stato adottato in via sperimentale nel Comune di Milano, dove Vodafone tiene sotto controllo ogni giorno 60 milioni di informazioni provenienti dalla rete mobile, che vengono anonimizzate e aggregate, rispettando le norme nazionali sulla privacy, ed elaborate con algoritmi proprietari.

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