Il Sistri, il sistema di gestione digitale dedicato alla
tracciabilità dei rifiuti, voluto dal ministero dell’Ambiente,
sta sollevando non poche preoccupazioni nel mondo dei produttori di
software per l’ambiente che lamentano un drastico calo di mercato
determinato dagli annunci che stanno accompagnando il lancio del
nuovo sistema “pubblico”.
Sul tema è stato ascoltato in audizione dalla commissione Ambiente
e Territorio della Camera, Bonfiglio Mariotti, presidente di
Assosoftware.
Mariotti ha ricordato che nel 2009 sono stati presentati circa
420mila Modelli Unici di Dichiarazione Ambientale (Mud). “Le
aziende che propongono soluzioni informatizzate al comparto, ed
associate ad Assosoftware, hanno contribuito con i loro sistemi di
progettazione, per circa il 70% dei Mud – ha spiegato -. Pertanto
le società di software rappresentate da Assosoftware coprono
sensibilmente, responsabilmente e con competenza l’area di
produzione di tutti i dati necessari a descrivere la gestione dei
rifiuti nel nostro paese, secondo gli obblighi in essere”.
Il presidente ha poi ribadito come l’azione congiunta delle
aziende abbia portato all’ufficializzazione delle linee
comportamentali richieste al ministero dell’Ambiente. Il
ministero guidato da Stefania Prestigiacomo lo scorso febbraio
aveva riconosciuto che il Sistri non è un sistema gestionale e
pertanto non si potrà sostituire nei processi di gestione dei
rifiuti sostenuti dalle singole aziende attraverso i software per
gli adempimenti relativi. Motivo per cui le aziende avevano chiesto
un tavolo confronto tecnico sull’interoperabilità fra i software
utilizzati da tutta la filiera dei rifiuti e Sistri.
Nel corso dell’audizione, è stato ribadito chiaramente il ruolo
chiave delle software house del settore rifiuti e sono state
sottolineate le opportunità che si aprono per le software house di
questo comparto. Mariotti ha dunque richiamato l'attenzione del
Governo “sulla centralità del ruolo delle software house e dei
loro distributori, dislocati su tutto il territorio, nella corretta
diffusione di Sistri e del suo corretto utilizzo”.
“Sicuramente assistenza, integrazione e installazione non possono
essere garantiti semplicemente con l'attivazione di un call
center, come nelle intenzioni del Ministero dell'Ambiente”,
ha concluso.
A tal proposito, è stata chiesta la sottoscrizione di un accordo
quadro per garantire ai soggetti obbligati all'iscrizione a
Sistri l'assistenza qualificata delle software house
rappresentate da Assosoftware.