Primo accordo tra i sindacati e il management di Ibm Italia sul piano di ristrutturazione annunciato dall’azienda il 17 novembre e che prevedeva 225 nuovi esuberi nelle sedi italiane del gruppo. Al termine dell’incontro che si è tenuto ieri in Assolombarda le parti hanno siglato un protocollo d’intesa “che individua – si legge in una nota dei sindacati – un percorso che consenta di arrivare a una soluzione condivisa non traumatica per risolvere il problema degli esuberi”.
“Abbiamo raggiunto un’intesa parziale – afferma Nicola Alberta, segretario generale Fim Lombardia e coordinatore nazionale Fim Cisl – per verificare se, oltre alle uscite di aggancio alla pensione, vi sono disponibilità delle persone alle uscite incentivate e alla ricollocazione in altre aziende”.
“E’ sicuramente saggio gestire in modo non traumatico i problemi occupazionali e ci auguriamo che così possa essere superata l’attuale situazione – aggiunge – Diversamente, si accentuerà il conflitto perché non accettiamo licenziamenti e atti unilaterali”.
“Secondo noi l’occupazione va salvaguardata riavviando i progetti di investimento e le innovazioni – sottolinea Alberta – e non tagliando in continuazione secondo i diktat della direzione americana di Ibm”.
Nel caso in cui nell’incontro di verifica dell’11 dicembre, già fissato dal protocollo, non si verificassero le condizioni per firmare un’ipotesi di accordo, i sindacati annunciano di essere pronti a proclamare 8 ore di sciopero su tutto il territorio nazionale per il 12 dicembre, mentre al momento è in corso lo sciopero degli straordinari e delle prestazioni in sabato e domenica per tutte le sedi e in tutti i settori.