I negoziati di British Telecom per l’acquisto di un operatore mobile in Uk – l’ex incumbent tratta per comprare O2 oppure EE – stanno aprendo una nuova stagione di consolidamento sul mercato delle Tlc britannico. Gli analisti si aspettano una serie di operazioni di M&A e l’interesse manifestato da Vodafone per Liberty Global e per Blinkbox dimostrerebbe che non si tratta solo di speculazioni.
BT è già il maggiore fornitore di banda larga in Uk, per cui un’acquisizione di O2 da Telefonica o di EE (joint venture di Deutsche Telekom e la francese Orange) riporterebbe di fatto l’ex monopolista in una posizione dominante nel Paese. Anche per questo sia Vodafone che Hutchison Whampoa, che in Uk possiede l’operatore mobile Three, stanno valutando possibili operazioni sul mercato britannico, secondo fonti sentite da Bloomberg.
Dato che la maggior parte delle aziende della telefonia mobile e delle società del cavo britanniche sono di proprietà straniera, la mossa di BT potrebbe avere ripercussioni da Londra a New York a Hong Kong. E intanto un’eventuale acquisizione da parte di BT di O2 o EE, ciascuna valutata più di 9 miliardi di sterline, trasformerebbe “le dinamiche competitive nell’industria telecom britannica”, afferma Erhan Gurses, analista di Bloomberg Intelligence, perché BT avrebbe più di 20 milioni di clienti mobili che si aggiungerebbero agli attuali 33 milioni di clienti dei suoi servizi Tv, telefonia fissa, banda larga e wholesale.
“BT è tornata sul mercato pronta a comprare”, dichiara Nick Jones, partner di Cavendish Corporate Finance, aggiungendo che “una mossa importante da parte di BT” “stimolerà l’esigenza di crescita e consolidamento” in Uk.
Finora il mercato delle telecomunicazioni britannico è rimasto disallineato rispetto ad altri mercati europei perché la maggior parte delle aziende non offre una gamma completa di servizi telecom – Internet, telefonia fissa e mobile, televisione – e ha preferito invece comprare dai concorrenti i servizi che non ha. L’acquisto da parte di BT di un operatore mobile cambierebbe di colpo la situazione, facendo di BT la più grande azienda britannica capace di un’offerta quad-play. British Telecom possiede anche preziosi diritti televisivi relativi al campionato di calcio inglese. La sfida per Vodafone e altri operatori è ora trovare il modo efficace di rispondere alle manovre dell’incumbent che potrebbe usare le sue enormi economie di scala per abbattere i prezzi degli abbonamenti mobili e sottrarre clienti alla concorrenza, con il vantaggio ulteriore di poter offrire anche le partite di calcio sui device mobili. Di qui l’interesse di Vodafone per Liberty Global, che possiede l’operatore del cavo Virgin Media, e per altri asset in Europa.
Il 2014 è stato in generale un anno intenso dal punto di vista degli accordi tra telco in Europa, proprio per il desiderio degli operatori di proporre un’offerta completa (quad-play). In Francia, la società del cavo Numericable, controllata da Altice, ha comprato l’operatore mobile Sfr; in Germania, Telefonica ha comprato la unit locale dell’olandese Kpn, E-Plus. “Anche in Uk il mercato andrà verso la convergenza, non c’è motivo che qui sia diverso”, ha detto il Ceo di Orange Stephane Richard qualche giorno fa.
Come Virgin Media, anche Sky di Rupert Murdoch – presente sui mercati Tv e banda larga – potrebbe essere alla ricerca di un partner mobile, secondo Jones di Cavendish. Potrebbe essere l’operatore che non viene acquisito da BT. Se BT comprasse EE, O2 potrebbe anche cercare un’alleanza con Three, afferma Paul Marsch, analista di Berenberg Bank a Londra. Intanto Vodafone sta già trattando l’acquisto della piattaforma video-on-demand Blinkbox per accelerare il suo ingresso nel mercato delle Pay-Tv, secondo il Telegraph; il negoziato sarebbe alle fasi finali e con questa operazione la telco britannica entrerebbe in diretta concorrenza con Sky.
In questo quadro complesso e in evoluzione non va trascurato tuttavia un elemento: i regolatori Uk potrebbero obiettare a un deal di BT, soprattutto per le dimensioni che l’ex incumbent assumerebbe, nota Gurses. Se BT ed EE si fondessero, infatti, ne risulterebbe un gruppo con la più vasta rete mobile, la più ampia dotazione di spetttro mobile e anche il più grande share di mercato mobile nel Paese. “Questo probabilmente spingerà i regolatori a chiedere delle concessioni per ridurre il dominio di BT”, afferma Gurses. L’authority potrebbe esigere che il gruppo si liberi di parte dello spettro e potrebbe anche regolare più severamente il mercato wholesale.