“Mediaset Premium spa” è ufficialmente operativa da oggi, con la sua dote di 267 tra dirigenti, impiegati, tecnici e giornalisti provenienti da Mediaset. Per la newco, che riunisce tutte le attività di Tv a pagamento di Mediaset, è stata depositata oggi al Registro delle Imprese la relazione di stima relativa al conferimento del ramo d’azienda.
A guidare la nuova società, che secondo la situazione patrimoniale al 30 settembre 2014 conta in tutto su attività per oltre 2 miliardi di euro e un Ebit per l’ultimo trimestre dell’esercizio stimato in 19 milioni di euro, sono l’Ad Franco Ricci, il direttore Contenuti Yves Confalonieri, il direttore commerciale Marco Rosini, il direttore Tecnologie Eugenio Pettazzi e il direttore Sistemi informativi Domenico Alessio. A presiedere il Consiglio d’amministrazione è Marco Giordani.
Risale a luglio l’impegno vincolante di Telefonica per rilevare l’11,1% delle attività Premium di Mediaset, mentre il restante 88,89% rimane a Rti per un investimento complessivo di 100 milioni di euro, che riflette un equity value complessivo della newco – al 30 settembre scorso – che si aggira intorno ai 900 milioni.
In quell’occasione, tra l’altro, l’azienda guidata da Giuliano Adreani aveva sottolineato come l’imminente ingresso del socio spagnolo nella compagine societaria di Premium non fosse che l’inizio di un processo più ampio di apertura della pay tv italiana a ulteriori partner internazionali. Una mossa di fatto indispensabile per cercare risorse fresche con cui sostenere nuovi investimenti e cercare di erodere la quota del primo player nazionale – 21th Century Fox/Sky Italia – che a fine 2013 detenevano il 78% del mercato, con Mediaset a inseguire con il 19%, in crescita progressiva.
Non a caso, negli ultimi mesi si sono susseguite le indiscrezioni relative a potenziali interessi da parte di investitori finanziari e/o industriali per entrare nella partita delle attività Premium del biscione. Una delle (tante) piste potrebbe condurre a Vivendi, destinata a breve a entrare nel capitale di Telecom I. Nell’ambito dell’accordo che ha portato Telefonica ad acquisire Gvt da Vivendi, la società francese rileverà infatti la quota dell’8,3% che Telefonica detiene in Telecom, diventandone il primo azionista in seguito alla scissione della holding Telco.
Se in una recente conference call il Cfo della società transalpina abbia tuttavia assicurato che le tlc sono destinate a rimanere un business marginale per il gruppo (più interessato a stringere partnership con gruppi di telefonia ai quali vendere i propri contenuti che rappresentano il core business societario, ndr), la quota in Telecom potrebbe diventare merce di scambio. Magari proprio con Mediaset, a sua volta potenzialmente interessata (le indiscrezioni in questo senso si rincorrono da quasi un decennio) a un investimento nella società delle tlc, in un’ottica di convergenza telco-contenuti. Recenti indiscrezioni hanno riferito anche che Vivendi sarebbe interessata a rilevare da Telefonica l’11% di Mediaset Premium che il player iberico dovrebbe rilevare ufficialmente entro fine dicembre.