Conquistare l’America Latina. E’ questo l’obiettivo dell’alleanza tra Uber, la app per prenotare un servizio alternativo a quello dei taxi classici, che America Movil, l’operatore di telefonia più grande del Sudamerica con 272 milioni di abbonati che fa capo a Carlos Slim.
Attraverso la partnership, Uber conta di sfruttare la presenza nella Regione del gruppo guidato dal secondo uomo più ricco del mondo, spiega Forbes. L’obiettivo è attrarre nuovi autisti e clienti. In pratica, Uber sarà messa in evidenza come una app consigliata su tutti i telefoni rilasciati in Messico da Telcel (l’operatore di telefonia mobile controllato da American Movil nel Paese).
Gli abbonati Telcel riceveranno inoltre 150 pesos (10,64 dollari) in crediti che potranno usare nella loro prima corsa mentre gli autisti messicani otterranno sconti ai loro abbonamenti Telcel. Ana Paula Blanco, portavoce in America Latina di Uber, ha detto che l’azienda non ha versato nulla ad America Movil per l’intesa, che invece rappresenta l’inizio della loro “relazione”.
Da quando lo scorso ottobre ha lanciato il suo servizio in Messico, Uber è arrivato in cinque altri Paesi nel Sudamerica, considerata da Uber una delle regioni a più rapida crecita. Ma come in Usa, anche là il gruppo deve fare i conti con una forte competizione: Tappsi in Colombia, DineroTaxi in Argentina e Perù, Taxij in Brasile e Yaxi e Cabify in Messico.
Rispetto a questi rivali Uber ha però un vantaggio: la sua forza. Il gruppo è in trattative per rastrellare sul mercato un miliardo di dollari che potrebbe raddoppiare la valutazione che solo 5 mesi fa era arrivata a 17 miliardi di dollari.