Cassandra Mooshian, analista di Technology Business Research, l’aveva previsto: la separazione di HP in due unità distinte, una dedicata al clcomputing e ai servizi a valore aggiunto, l’altra all’hardware più tradizionale, printing in testa, avrebbe rinvigorito l’offerta su uno dei fronti su cui il colosso dell’IT rischiava di restare indietro, quello del cloud e degli analytics. Ebbene, all’HP Discover 2014, che si tiene in questi giorni a Barcellona, il gruppo guidato da Meg Whitman ha fatto una serie di annunci che sembrano dare ragione alla previsione della Mooshian. Tanto cloud e tanto software, ma soprattutto tanta capacità di calcolo per permettere al mondo enterprise di affrontare il difficile momento di ‘disruption’.
“Lo è per il mondo delle imprese come per quello della Pubblica amministrazione”, ha ribadito la Whitman presentando la prima giornata dell’evento ai partner e ai clienti. “Lavoriamo in un’economia in cui nascono continuamente nuovi canali, nuovi mercati, nuovi modelli di business, e nessuna organizzazione, HP compresa, sarà in grado di sopravvivere se non cambia radicalmente. È per questo nel corso del 2012 e del 2013 abbiamo lavorato duramente, apportando profonde modifiche all’assetto aziendale e aumentando il volume di investimenti in R&D, allo scopo di diventare il vostro miglior partner tecnologico e mettervi al centro di ogni nostra decisione”.
La Whitman ha precisato che dopo la rivoluzione del 2014, nel 2015 l’intero processo subirà un’ulteriore accelerazione. La separazione in HP Enterprises e HP sarà perfezionata a novembre 2015, e la manager continuerà a tenere le redini di entrambe le società, in qualità di ceo per quanto riguarda la prima e come presidente del board rispetto alla seconda. “Per qualche tempo le due organizzazioni condivideranno gli strumenti, avendo come baricentro la connessione con i partner e mantenendo come obiettivo comune l’esecuzione di ciò che chiamiamo new style of IT. Ciò a cui teniamo è il risultato che serve ai nostri clienti. E i nostri clienti hanno bisogno di velocità e risorse ultra-qualificate”.
Ma il fatto che si sia sposato l’accento sul servizio, non significa minimamente che HP voglia rinnegare il proprio passato, anzi. “La leggenda dell’azienda nata in un garage di Palo Alto che ha dato vita alla Silicon Valley continua. Non smetteremo di inventare, e l’infrastruttura conta ora più che mai”.
Ed è proprio sul fronte dell’infrastruttura che sono stati fatti gli annunci più corposi, a partire dall‘HP Integrity Superdome X e dall’HP Integrity NonStop X, che permettono ai clienti di gestire carichi di lavoro mission-critical in un ambiente x86 scalabile ed efficiente dal punto di vista dei costi. Il Superdome X, in particolare, promette transazioni e-commerce quattro volte più veloci dei tradizionali sistemi x86 con un costo inferiore del 32%. Per quanto riguarda lo storage, le parole d’ordine sono convergenza, flessibilità e next-gen. Nasce su questi presupposti il nuovo portafoglio di sistemi multiprotocollo ottimizzati per flash HP 3PAR StoreServ. Per esempio, HP 3PAR File Persona offre nello specifico accesso a Network File System, Common Internet File System e object tramite un’unica interfaccia, che gestisce pure backup e sicurezza, mentre HP 3PAR StoreServ 7440c Converged Flash Array oltre ad abilitare funzionalità simili permette anche di spostare i file da sistemi Emc Vmax, arrivando a diminuire di 19 volte lo spazio necessario del proprio data center e abbattendo i costi di otto volte. Contestualmente al nuovo hardware vengono inoltre proposti servizi di consulenza e di supporto, tra cui HP Datacenter care HP Consulting for Software-defined Infrastructure.
Ma ieri è stata anche la giornata di HP Haven OnDemand, parte integrante della nuova strategia Big Data del gruppo, che offre a imprese di qualsiasi dimensione accesso cloud-based alle componenti chiave della piattaforma di analytics del gruppo. Il sistema opera sul cloud HP Helion e consente ai clienti di analizzare dati di business e di sistema oltre a informazioni non strutturate, permettendo l’accesso anche agli sviluppatori. Nel corso dell’evento Mike Nefkens, Executive Vice President, HP Enterprise Services, ha infine annunciato l’accordo siglato con Microsoft per la commercializzazione congiunta della suite Office 365 e dei servizi HP. La soluzione si propone come un’offerta completa per le realtà enterprise. A partire dalla consulenza iniziale e proseguendo con la trasformazione, la gestione continuativa, l’analisi, la reportistica e il supporto agli utenti. “Il nostro team e quello di Microsoft”, ha spiegato Nefkens, “lavoreranno a stretto contatto per dare massimo risalto a questa proposizione”. Il mercato, stando a quanto riportato dai top manager HP, sta reagendo bene alla nuova proposizione. Ora tocca aspettare le contromosse dei concorrenti.