Oltre 500 armadietti di strada per portare la fibra ottica sono recentemente stati commissionati da Vodafone a Telecom Italia. A pubblicare la notizia è IlSole24Ore, secondo cui i cabinet di nuova generazione per il Fttc saranno realizzati da Telecom tra gennaio e marzo 2015.
La vicenda trae inizio, spiega il quotidiano, da due delibere dell’Autorità garante sulle comunicazioni, la 747/13/Cons del 19 dicembre 2013 e la 155/14/Cons del 9 aprile 2014, due determinazioni nate dal presupposto che Agcom aveva già detto di vedere “con favore un meccanismo di cooperazione nel processo di infrastrutturazione, nell’ottica di efficienza e del diritto di concorrenza”.
Nelle intenzioni dell’authority c’è in questo caso la determinazione a evitare che ogni operatore realizzi i cabinet per conto proprio, che potrebbe causare rallentamenti nello sviluppo della rete in fibra ottica. Secondo quanto disposto dalle due delibere Agcom Telecom, nel momento in cui si trova a dover adattare alla fibra ottica i propri cabinet, è chiamata a invitare al progetto trimestrale tutti i soggetti potenzialmente interessati, che dovranno poi prenotare i cabinet dove intendono mettere un proprio armadio di strada adiacente: i cabinet di nuova generazione infatti sono in grado di ospitare gli apparati per l’ultrabroadband di fino a tre operatori concorrenti.
Così è avvenuto che Telecom abbia fatto il proprio primo annuncio pubblico a luglio 2014 riguardante i primi tre mesi del 2015, e che Vodafone abbia aderito per una parte dei cabinet, nello specifico più di 500 rispetto ai 1.800 annunciati da Telecom. Un meccanismo, quello abilitato da Agcom, che viene in questo caso utilizzato per la prima volta, e che nelle intenzioni del Garante nasce per facilitare tutte le parti in causa: da una parte Telecom, che in questo modo dimostra allontana l’accusa che spesso gli viene rivolta di discriminare i propri concorrenti, facilita Vodafone nel suo programma di investimenti.