Un miliardo di euro per l’innovazione nel quinquennio 2010-2014:
è quanto l’Enel intende investire per le tecnologie innovative.
Lo ha annunciato l’amministratore delegato dell’Enel Fulvio
Conti che ha presentato oggi a Londra alla stampa e agli analisti i
risultati finanziari del 2009 ed il piano industriale per il
prossimo quinquennio.
Fra gli investimenti in innovazione, una parte significativa sarà
destinata ad incrementare l’intelligenza della rete. Sempre più
Ict, dunque, nei progetti della maggiore azienda energetica del
Paese, con i suoi 81.000 dipendenti nel mondo ed un fatturato di
oltre 64 miliardi di euro nel 2009.
“Intendiamo lavorare con decisione per implementare le smart
grid” ha spiegato Conti secondo cui le reti intelligenti sono una
soluzione che aiuta a supportare “la nostra crescita ed il
benessere delle comunità”.
Per un’azienda come Enel, avere una rete intelligente rappresenta
una importante opportunità competitiva, un’occasione di
razionalizzazione la propria organizzazione operativa, un modo di
offrire un miglior servizio ai clienti. Sempre più, infatti, la
produzione di energia elettrica verrà demandata a centrali sparse
nel territorio, una sorta di “cloud” produttivo che
l’intelligenza dell’Ict consentirà di integrare all’interno
della rete di distribuzione. Con l’obiettivo, in particolare, di
rendere sempre più vicina la produzione di energia a quelli che
sono i consumi effettivi: un problema che assilla da sempre le
aziende produttrici di elettricità. Il watt, infatti, non si può
stoccare come il gas.
All’interno delle smart grid, un ruolo importante lo hanno i
contatori elettronici intelligenti che consentono di tenere sotto
controllo a distanza i consumi dei clienti (evitando le costose e
complesse letture “sul campo” oltre che le truffe ed i furti di
elettricità), ma anche di proporre tariffe differenziate sulla
base dell’orario di consumo. Un risparmio per gli utenti che
possono scegliere, ad esempio, di utilizzare gli elettrodomestici
nelle ore in cui l’energia costa meno; ma anche un vantaggio per
l’ambiente grazie ad un uso più razionale dell’energia
elettrica. Spalmare sui periodi off pick consumi che solitamente
avvengono nelle ore di picco consente infatti un significativo
risparmio di fonti energetiche.
Proprio i positivi risultati dell’esperienza tecnologica e
commerciale già maturata in Italia, consente a Conti di affermare
che “continuerà il progetto di esportazione del contatore
elettronico, per il quale Enel ha una riconosciuta eccellenza su
scala mondiale, verso la Spagna ed i paesi dell’America
Latina”.
Tra i settori nel mirino di Enel vi è anche quello
dell’e-mobility che prevede tra l’altro iniziative rivolte
all’auto elettrica.
“Per noi l’innovazione ha un’importanza chiave, in
particolare nel solare e nel fotovoltaico contentrato”, ha
sottolineato inoltre Conti, ricordando la partnership strategica
con Shaft nella ricerca e l’innovazione, ed il progetto Archimede
nel solare. Sempre nel settore delle tecnologie innovative,
l’amministratore delegato dell’Enel ha ribadito l’impegno a
“proseguire e sviluppare tutte le migliori tecnologie per la
cattura e il sequestro della CO2, nonché il processo di
ossicombustione, gli impianti a carbone pulito e a elevata
efficienza, l’impiego dell’idrogeno come fonte di generazione e
lo sviluppo del solare termodinamico”. Fra gli elementi
strategici rientrano anche lo sviluppo del nucleare in Italia.
Quanto ai risultati di bilancio, Enel archivia l’anno con numeri
positivi, tanto più in relazione ad un anno difficile per
l’economia mondiale, segnato dalla crisi e dalla recessione, come
è stato il 2009. I ricavi sono saliti a 64.035 milioni (+4,7%) con
un risultato netto di gruppo di 5.395 milioni (+1,9%); L’Ebtda è
cresciuto a 16.044 milioni (+12,1%) mentre l’Ebit ha segnato
quota 10.755 milioni (+12,7%). Investimenti ed acquisizioni hanno
segnato la voce indebitamento, salito a 50.870 milioni (+1,8%).
Il piano industriale prevede un miglioramento sensibile delle
performance finanziarie, dismissioni per 7 miliardi di euro entro
quest’anno, una politica di dividendi basata su un pay-out del
60% dell’utile netto, il ruolo strategico delle fonti rinnovabili
e l’integrazione delle attività spagnole e portoghesi di Enell
Green Power e di Endesa.
“Abbiamo conseguito margini crescenti, rafforzato la solidità
patrimoniale e garantito un elevato rendimento ai nostri azionisti,
nonostante un 2009 difficile per l’economia mondiale – ha
sottolineato Conti – Con il completamento del processo di crescita
internazionale e la crescente integrazione delle attività
acquisite, Enel oggi ha una posizione di leadership nei mercati di
riferimento, un mix tecnologico e geografico unico al mondo nelle
fonti rinnovabili e la capacità di perseguire l'eccellenza
anche attraverso l'innovazione”. A ciò si affianca la
“continua attenzione alla stabilità finanziaria, rafforzata
dalla crescita del cash flow e dal successo dell'aumento di
capitale e delle recenti emissioni obbligazionarie. Con queste
solide fondamenta, abbiamo approvato un piano che sviluppa le
grandi potenzialità del Gruppo con risultati in crescita e maggior
valore per gli azionisti".