Tra malware e cyber-spie il mondo online è davvero diventato una giungla? Questa la provocazione con cui ha aperto il suo intervento Paolo Palumbo, Senior Researcher, F-Secure Labs, al convegno “Cyber Security & Privacy: come garantire la sicurezza senza ledere la privacy?” organizzato da EIT ICT Labs in media partnership con CorCom. Ma provocazioni a parte, “l’era digitale è già iniziata e la sicurezza non è più un’opzione: tutti devono proteggersi, aziende, PA e privati, grandi e piccoli”, ha sottolineato Palumbo. “Per farlo le tecnologie sono importanti ma contano anche le policies, i processi e i comportamenti delle persone”.
Palumbo ha passato in rassegna i casi più recenti di cyber-attacchi che hanno conquistato i titoli dei media: software anche molto sofisticati per il cyber-spionaggio come Regin, Stuxnet e Turla dimostrano come le nazioni oggi cerchino di carpire segreti o di ostacolare attività economiche o militari di nazioni nemiche tramite complesse righe di codice.
A livello enterprise, sono noti i recenti attacchi subiti dalla Sony (l’ultimo tramite un malware, forse proveniente dalla Corea del Nord, che le ha sottratto diverse pellicole, alcune ancora non uscite in sala).
“Spesso oggi i malware hanno una struttura a moduli, uno ne innesca un altro”, ha spiegato Palumbo. “Scovarli e analizzarli diventa più difficile. Altri bloccano i sistemi, sottraggono dati e chiedono un riscatto per il ripristino: è il cosiddetto ransomware”.
Nemmeno i Point-of-sale e i device mobili sono al riparo: “Android è il sistema più bersagliato dal malware ma cominciamo a rilevare anche attacchi rivolti a iOs“, ha sottolineato Palumbo. “Attenzione quindi a scaricare app da store non autorizzati”.
Non a caso l’immagine usata dall’esperto di F-Secure è quella della giungla: le minacce digitali delineano un panorama complesso e i pericoli da cui guardarsi sono tanti. Ma siccome la nostra vita e le nostre interazioni sociali sono sempre più digitali, e i vantaggi della digitalizzazione sono innegabili, proteggersi è l’unica soluzione: deve entrare nella cultura di tutti, come must e non come scelta facoltativa.