Il punto a sei mesi dal varo della fatturazione elettronica verso la PA centrale è stato fatto da Maria Pia Giovannini, Agenzia per l’Italia Digitale, intervenuta al convegno “Fatturazione Elettronica: priorità politica e opportunità verso il cammino digitale del Paese” organizzato da CorCom.
“Con la fatturazione elettronica abbiamo ottenuto risultati positivi che nascono dal fatto che abbiamo affrontato il progetto come sistema-Paese, col contributo di tutti gli stakeholder, dalle istituzioni alle associazioni di categoria ai rappresentanti delle imprese, è stato un lavoro di squadra”, ha esordito la Giovannini.
Oggi ben 20mila uffici della PA sono attrezzati per lavorare sulla fatturazione elettronica e sono oltre 2 milioni i fornitori che fatturano alla PA centrale: “Numeri importanti”, ha sottolineato la Giovannini, “cui siamo arrivati anche facendo grande opera di informazione verso le imprese e creando strumenti per agevolarle, con iniziative come Mepa, insieme al ministero dell’Economia, o al servizio approntato con Unioncamere, con cui abbiamo raggiunto i piccoli fornitori. Al Mepa si sono iscritte oltre 9.000 aziende che hanno emesso 60.000 fatture, mentre sul sistema di Unionecamere da novembre abbiamo oltre 3000 aziende e oltre 4000 fatture emesse”.
Il quadro naturalmente non è solo a tinte rosa. “Bisogna diffondere le conoscenza dei nuovi processi e delle opportunità che offre al di fuori della cerchia degli addetti ai lavori, raggiungere tutte le imprese, i veri soggetti destinatari del processo di innovazione”, ha detto la Giovannini. “Dobbiamo pensare anche ai professionisti, che hanno un rapporto estemporaneo con la PA e hanno bisogno di supporto maggiore”.
Una piattaforma come il Sistema di interscambio è invece una novità positiva perché aiuta a superare la polverizzazione della PA creando un punto unico e certo che attesta l’avvenuta ricezione della fattura elettronica alla PA (ne ha trattate finora oltre 1 milione). I vantaggi del nuovo sistema si fanno già percepire: nel caso particolarmente virtuoso del ministero degli Affari esteri i tempi di pagamento si sono dimezzati dopo l’introduzione della fatturazione elettronica. Ma, ha concluso la Giovannini, “Non dobbiamo fermarci qui: bisogna andare oltre la fatturazione elettronica verso altri aspetti come la conservazione e diffondere la cultura del tutto digitale, lasciando nel passato l’utilizzo della copia di carta”.