“Il digitale è un pilastro della Buona scuola”, e per questo va sostenuto dal punto di vista “materiale” ma anche perché può essere fondamentale per “un cambiamento di paradigma su cui il nostro paese ha ancora molto da fare, anche nell’educazione degli adulti”.
Lo ha detto Stefania Giannini, ministro dell’istruzione, presentando oggi il progetto “EducaTi”, frutto della collaborazione del Miur con Telecom Italia, insieme al presidente dell’operatore telefonico Giuseppe Recchi. “Il progetto EducaTi – ha spiegato Giannini – nasce da un forte partenariato con Telecom, per costruire nel nostro paese una cultura digitale, che passa dalle infrastrutture ma anche dal modello educativo: c’è la condivisione di un obiettivo ambizioso”.
“Abbiamo bisogno – ha detto proseguito il ministro – di una società più istruita che faccia della digitalizzazione non solo lo strumento per usare meglio il computer, ma una grande opportunità per cambiare la visione del mondo. La digitalizzazione non è solo questione di avere un’offerta adeguata, ma anche di stimolare una domanda adeguata e questo parte dall’educazione dei bambini”.
Poi il ministro si è soffermato sul tour nazionale che ha promosso per la consultazione sulle linee guida della Buona scuola: “E’ stato bellissimo e anche massacrante dal punto vista fisico. Dal confronto con la scuola sono emersi cambiamenti ma anche sacche di conservatorismo. C’è una parte di insegnanti che non ha fatto sue le esigenze di cambiamento – ha concluso – Il progetto EducaTi va a dare migliori strumenti per far diventare l’Italia quello che non è ancora diventata e mette in luce le buone pratiche”.