Il mercato Big Data Analytics in Italia nel 2014 si conferma in forte espansione, con un trend di crescita del +25%. Una crescita sostenuta, più che da un utilizzo maturo di questi strumenti, dalla disponibilità di tecnologie di storage a basso costo, dalla crescente mole di dati generati dal web e dalla diffusione di un numero sempre maggiore di dispositivi mobile che permettono di utilizzare app, fare pagamenti ed interagire con dispositivi intelligenti. L’ambito Big Data Analytics rappresenta inoltre la principale priorità di investimento per il 2015, indicata dal 56% dei Cio. Sono ancora ampie le potenzialità da cogliere in particolare nell’utilizzo dei dati destrutturati, se si considera che nell”84% dei casi sono utilizzano dati interni aziendali e solo nel 16% fonti esterne come web e social media. Ed emerge chiaramente la mancanza di adeguati competenze e modelli di governance, poiché solo il 17% delle imprese si è dotata di un Chief Data Officer e solo il 13% di un Data Scientist.
È quanto emerge dalla ricerca 2014 dell’Osservatorio Big Data Analytics & Business Intelligence (osservatori.net)*, promossa dalla School of Management del Politecnico di Milano.
“Di fronte all’aumento delle fonti informative, i Big Data Analytics stanno cambiando il modo di raccogliere, analizzare e integrare i dati – afferma Carlo Vercellis, Responsabile scientifico dell’Osservatorio Big Data Analytics & Business Intelligence –. I sistemi di Big Data Analytics & Business Intelligence possono svolgere un importante ruolo per migliorare la competitività delle imprese, attraverso il miglioramento dei processi decisionali, diventando uno strumento di evoluzione dello stesso modello di impresa. Le aziende italiane, però, nonostante I buoni tassi di crescita, non hanno ancora compreso appieno quali siano le reali opportunità offerte dai Big Data e come attrezzarsi per coglierle.”
“Il mercato appare ancora ‘in cerca di autore’, con iniziative spesso interessanti, ma senza una strategia Big Data complessiva e condivisa, accompagnata da adeguate competenze: una situazione che limita la capacità di indirizzare progetti innovativi – continua Alessandro Piva, Responsabile della ricerca dell’Osservatorio Big Data Analytics & Business Intelligence – Le motivazioni di questa assenza di nuovi ruoli di governance e competenze sono prevalentemente da ricercare nella difficoltà a inquadrare organizzativamente il ruolo e le competenze distintive di figure quali Data Scientist e Chief Data Officer.”
Un modello di utilizzo dei Big Data Analytics? Certamente LinkedIn, il cui caso è stato presentato da Marcello Albergoni, Head of Italy and Iberia di LinkedIn nel suo Keynote Speech al convegno di presentazione dell’Osservatorio: “Per LinkedIn lo studio dei Big Data è fondamentale – spiega Albergoni -. Proprio grazie a una continua analisi ed elaborazione degli stessi, infatti, il social network dedicato ai professionisti offre ai suoi oltre 330 milioni di utenti, in 200 differenti paesi, e alle 4 milioni di aziende, che hanno aperto una Company Page, gli strumenti per essere sempre aggiornati sulle novità e le tendenze del proprio settore d’interesse. In questo modo le nuove generazioni possono entrare in contatto nella maniera migliore, da desktop e da mobile, con il mondo del lavoro. Miliardi di dati, dunque, per milioni di opportunità d’interazione professionale che grazie al costante aggiornamento dell’Economic Graph vorremmo far arrivare a tutti quei talenti attivi o passivi che compongono oggi il network della classe dirigente del futuro”.
I Data analytics sono inoltre importanti nelle strategie delle aziende per una serie di attività, tra cui migliorare i servizi ai clienti, creare nuovi prodotti, trovare nuovi mercati, aumentare le vendite e i ricavi, assumere nuovi dipendenti. A dichiararlo sono due terzi dei Senior manager e decisori di aziende di tutta Europa. Da un’altra ricerca infatti, presentata da BSA | The Software Alliance, emerge che gli strumenti analitici sono necessari per l’innovazione e la crescita di grandi, medie e piccole aziende in tutta Europa.
“Non riguarda soltanto le imprese tecnologiche che utilizzano gli strumenti di analisi per innovare e crescere – ma aziende di ogni tipo e dimensione in tutto il sistema economico,” ha dichiarato il Presidente e Ceo di Bsa Victoria Espinel. “L’innovazione nelle tecnologie per l’analisi dei dati consente alle aziende di fare ciò che fanno in modo nuovo e migliore. Possono usare i dati per trovare correlazioni, risposte e soluzioni migliori a problemi grandi e piccoli. Questo comporta benefici di vasta portata.”
La ricerca, condotta da Ipsos Public Affairs, ha interrogato più di 1.500 senior manager e decisori di aziende negli Stati Uniti e in 10 nazioni europee. Riguardo ai risultati emersi in Europa: circa due terzi dei senior manager europei (65 per cento) sostiene che i data analytics sono importanti per la loro azienda. Tra questi il 62% di piccole aziende con 50 o meno dipendenti, riferito dai senior manager. Nelle medie aziende (quelle da 51 a 500 dipendenti), il 79% dei manager in Europa dichiara che i data analytics sono importanti. Nelle grandi aziende (quelle con più di 500 dipendenti), l’82% dei manager europei riferisce che i data analytics sono importanti.
I data analytics creano lavoro: il 58% dei senior manager in Europa sostiene che i data analytics sono importanti per i piani delle loro aziende per assumere più dipendenti. I data analytics permettono alle aziende di offrire servizi migliori ai clienti. L’80% dei senior manager in Europa dichiara che i data analytics sono importanti per le strategie delle loro aziende per garantire un servizi più efficienti, mentre il 72% ritiene i data analytics siano importanti per i piani aziendali per la creazione di nuovi prodotti e servizi.
I data analytics porteranno una crescita significativa nei prossimi cinque anni. Con riferimento all’anno in corso, il 24% dei senior manager in Europa dichiara di aspettarsi una crescita pari al 10 per cento o maggiore, connesso all’utilizzo di data analytics. Nei prossimi cinque anni, il 43% dei senior manager in Europa conferma queste previsioni. Questa ricerca mostra quanto sia importante l’impatto che l’innovazione della tecnologia per l’analisi dei dati può avere nell’economia moderna,” ha dichiarato Espinel. “Le aziende di ogni tipo e dimensione adottano tecnologie per l’analisi dei dati per creare nuovi prodotti, migliorare i servizi ai clienti, creare lavoro e crescere in nuovi mercati. Un effetto estremamente positivo per i clienti, l’economia e l’intera società”.