“Il Consiglio dell’Autorità, presieduto da Angelo M. Cardani, ha approvato la proposta del relatore Antonio Preto (nella foto) con cui si dà esecuzione alle sentenze del Consiglio di Stato, relative ai prezzi dei servizi d’accesso all’ingrosso alla rete fissa per gli anni 2010-2012”.
A darne notizie è un comunicato dell’Agcom a chiusura della riunione di oggi del Consiglio dell’Authority.
La decisione, adottata dal Consiglio, dà ottemperanza a due dei rilievi del giudice amministrativo, e stabilisce che il canone di unbundling per l’anno 2012 si riduce a 9,05 euro/mese, per effetto della rideterminazione dei costi di manutenzione correttiva. La decisione del garante stabilisce anche che i contributi per il servizio di unbundling si collocano in un paniere distinto da quello dei canoni, e sottoposto a un diverso price cap. “La riduzione del canone del servizio di unbundling – spiega la nota – si riflette anche sui valori relativi agli anni 2010 e 2011, che scendono rispettivamente a 8,65 ed 8,90 euro/mese”. Per i profili relativi ai canoni dei servizi bitstream e Wlr, concludono dall’Authority, si dovrà attendere l’esecuzione di un’altra sentenza del Consiglio di Stato, riguardante il canone del servizio bitstream naked per il 2009, il cui esame è all’ordine del giorno di una delle prossime riunioni del Consiglio.
Ancora un nulla di fatto, invece, sulle tariffe unbundling 2014-17, periodo per il quale l’autorità sarà chiamata a esprimersi sulle tariffe che gli operatori alternativi pagano a Telecom per l’unbundling (l’ultimo miglio della rete di Telecom), il bitstream (i servizi di interconnessione all’ingrosso sulla rete in rame) e il Wlr (servizio voce all’ingrosso). Secondo quanto riportato dall’agenzia Radiocor, infatti, i commissari dell’Autorità, hanno deciso di rinviare la decisione a inizio 2015, con l’intenzione di far partire un breve periodo di consultazione.