Le vendite mondiali di smartphone nel 2014 raggiungeranno 1,2 miliardi: lo stima Gartner.
I mercati emergenti mostrano i tassi di crescita più alti; in particolare, le vendite di smartphone sono cresciute in Europa dell’Est e Medio Oriente quasi del 50% anno su anno. Quanto ai mercati maturi, la crescita maggiore si registra negli Stati Uniti, con un incremento del 18,9% nel terzo trimestre 2014, alimentata dal lancio di iPhone 6 e 6 Plus. L’Europa occidentale registra invece una flessione del 5,2%, il terzo consecutivo quest’anno.
“Per questo Natale ci aspettiamo vendite record di iPhone 6 e iPhone 6 Plus, ma non dobbiamo sottovalutare i vendor cinesi e i marchi locali”, nota Annette Zimmermann, research director di Gartner. “I player cinesi continuano a spingere per espandersi su altri mercati emergenti ma anche alcuni mercati europei offriranno delle opportuntà a questi brand, per esempio quelli con clienti prepagati”.
La classifica dei vendor di smartphone è dominata da Samsung e Apple, ma le restanti tre posizioni sono occupate da cinesi: Huawei, Xiaomi e Lenovo, che hanno accresciuto la loro quota di mercato combinata del 4,1%. Invece lo share di Samsung è in netto calo (24,4% contro il 32,1% del terzo trimestre 2013), mentre Apple sale dal 12,1% al 12,7%. “Con la capacità di tagliare i costi e offrire dei buoni prodotti i marchi cinesi sono ben posizionati per espandersi anche sul mercato dei cellulari premium e soddisfare le richieste di utenti più avanzati che non si possono però permettere i prodotti high-end di Apple o Samsung”, osserva la Cozza. “Ma il mercato degli smartphone è molto dinamico e in evoluzione perché nuovi player si stanno rafforzando”.
A livello di Os per smartphone, Android ha continuato ad accrescere il suo market share nel terzo trimestre (83,1% contro l’82% di un anno prima) e anche iOs guadagna posizioni (dal 12,1% al 12,7%). Perde quote di mercato, invece, Windows (dal 3,6% di un anno fa al 3% oggi).
Tornando al mercato complessivo dei telefoni cellulari, il risultato piatto del terzo trimestre si deve al fatto che le perdite in America Latina (-7,4%), Europa occidentale (-13,5%) e Giappone (-1,8%) hanno annullato la crescita sugli altri mercati. In totale sono stati venduti 455,8 milioni di telefonini, unendo feature phone e smartphone. Tra i vendor, subiscono perdite a due cifre Samsung e Nokia: ora la prima ha uno share globale del 20,6% e la seconda del 9,5%. Apple insegue con l’8,4%, in crescita; ci sono poi le asiatiche, tutte in ascesa: Lg, Huawei, TCL, Xiaomi, Lenovo.