“L’iter tecnologico e normativo per l’introduzione della ricetta dematerializzata è ormai una realtà anche in Campania. Tutte le farmacie della nostra regione, infatti, sono pronte a misurarsi con questa nuova modalità operativa”. A parlare è Michele Di Iorio, presidente di Federfarma Campania, che prontamente aggiunge: “Siamo consapevoli che all’inizio potrà esserci qualche disagio per i cittadini, soprattutto per quelli più anziani. Perciò abbiamo fatto esporre in tutte farmacie una serie di opuscoli e manifesti informativi”. Una grande novità per i cittadini campani, dunque, che al pari di quanto avviene in altre regioni, per ritirare i farmaci prescrivibili, non dovranno far altro che portare in farmacia il promemoria rilasciato dal proprio medico curante ed esibire la tessera sanitaria.
Leggendo il codice a barre impresso sul promemoria, il farmacista visualizzerà sul monitor del proprio computer i farmaci e le quantità di cui il paziente necessita secondo la prescrizione medica. Una semplificazione pratica per i cittadini questa, ma anche uno snellimento delle procedure burocratiche e contabili per farmacie ed Asl (attraverso il nuovo sistema, infatti, l’azienda sanitaria locale avrà contezza delle ricette in modo diretto e immediato, con conseguente razionalizzazione del lavoro). Riprende Di Iorio: “La collaborazione tra medici, farmacisti e software house costituisce una componente fondamentale per arrivare ad un passaggio meno traumatico possibile tanto per i pazienti quanto per gli operatori della filiera”. Addio fase sperimentale, dunque: in Campania la ricetta dematerializzata entra a regime con 1.736 farmacie, già tutte in rete con la Sogei, pronte ad accogliere gli utenti. Spiega il presidente di Federfarma Campania: “La fase sperimentale, che ha visto coinvolte un campione ridotto di farmacie, ha dato risultati confortanti. Nell’ultimo anno lo sforzo che abbiamo profuso sia a livello regionale sia nelle singole associazioni provinciali è stato notevole ed orientato ad una capillare attività di formazione e informazione”.
Convinto che “le sfide dell’innovazione vanno accettate, gestite e vinte”, poiché “il futuro è la sanità digitale”, Di Iorio considera l’introduzione della ricetta dematerializzata “una riforma che, se attuata con la dovuta concertazione di tutte le professionalità coinvolte, può comportare vantaggi pratici al nostro lavoro quotidiano, oltre a garantire ingenti risparmi al servizio sanitario nazionale”.