IL SUMMIT

Dossier Metroweb, F2i incontra Vodafone: parte il countdown per la decisione finale

Bocche cucite sull’esito del vertice fra Aldo Bisio e Renato Ravanelli che fa seguito a quello che ha visto protagonista Telecom Italia. In ballo la cessione, totale o parziale, del 54% dell’operatore in fibra detenuto dal fondo infrastrutturale

Pubblicato il 13 Gen 2015

fibra-rete-network-111111184233

Si è svolto nel pomeriggio l’incontro tra i vertici di F2i e quelli di Vodafone per fare il punto della situazione sul dossier Metroweb. Si è trattato, come era avvenuto la scorsa settimana quando il fondo aveva incontrato Telecom Italia, di una riunione interlocutoria, per iniziare a discutere di un possibile investimento dell’operatore in Metroweb, la società della rete in fibra di cui il fondo infrastrutturale detiene circa il 54%.

I diretti interessati non hanno voluto rilasciare dichiarazioni ufficiali alla fine della riunione di oggi, che ha visto da una parte Aldo Bisio, ceo di Vodafone Italia, e dall’altra Renato Ravanelli, numero uno di F2i.

La settimana scorsa Ravanelli aveva incontrato Marco Patuano, ad di Telecom Italia, e nel corso del vertice non era stata assunta alcuna decisione sull’eventualità che il fondo possa dismettere il proprio 53,8% di Metroweb. L’obiettivo di Ravanelli in questa prima tornata di riunioni è capire quali saranno i piani di investimento che i soggetti interessati presenteranno per Metroweb. Solo in un secondo momento il fondo deciderà se vendere o meno la quota, o una sua parte.

A novembre erano giunte sul tavolo del numero uno del fondo le “espressioni di interesse” da parte delle due telco, che però non avevano alcuna indicazione di prezzo né riferimenti a eventuali strategie industriali: per questo il fondo si era riservato di intavolare i colloqui con i due soggetti interessati per esplorare più da vicino le loro intenzioni.

Da quanto riporta Mf-Dj, F2i, qualora decidesse di vendere, sarebbe orientata a farlo attraverso una gara.

Se l’operazione entrasse nel vivo, in ogni caso, bisognerà fare i conti con le norme Antitrust, perché verrebbero alterati gli equilibri del possesso della rete, con il rischio della creazione di un soggetto con una posizione dominante. In quest’ottica va letta la missiva che Vodafone ha inviato a fine novembre all’Autorità garante della Concorrenza per assicurare una gestione neutrale e indipendente della rete.

L’idea di Vodafone è che qualora F2i dovesse cedere la sua partecipazione in Metroweb, l’unica soluzione sarebbe l’ingresso degli operatori alternativi interessati nell’azionariato della società. Tra gli altri operatori del comparto (Fastweb e Wind, in primis), ricostruiscono da Mf-Dj, sta prendendo sempre più piede l’idea di “una soluzione sistemica” che prefiguri l’ingresso in Metroweb dei principali attori del settore telefonico.

Sul dossier vigila con attenzione anche Palazzo Chigi. Uno degli obiettivi dell’esecutivo guidato da Matteo Renzi è di creare una rete nazionale in fibra ottica ultra larga, con una potenza di 100 megabit. Un contesto in cui Metroweb sarebbe il soggetto ideale per poter realizzare questo progetto e colmare il gap che l’Italia ha nei confronti degli altri Paesi europei. Proprio in questa direzione si muoverebbe l’ipotesi, circolata di nuovo negli ultimi giorni, di una compagine a guida pubblica (Cdp) con la partecipazione di tutti gli operatori, in cui a Telecom sarebbe data l’opportunità di una call per salire fino al 51%.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Video
Analisi
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati