Avanti tutta dell’Unione europea sulla banda larga. Domani il commissario all’Economia digitale, Gunther Oettinger, incontrerà le aziende di tlc europee: alla tavola rotonda saranno presenti anche i rappresentanti dell’industria dei cavi, le banche e i potenziali investitori. Obiettivo della tavola rotonda è quello di capire come mettere a frutto i 21 miliardi del piano per la crescita del Continente, annunciato qualche giorno fa dal presidente della Commissione Jean Claude Juncher, che mira ad attivare 315 miliardi di investimenti privati.
Il Fondo europeo per gli investimenti, fulcro del piano Juncker, sarà istituito in stretto partenariato con la Banca europea per gli investimenti (Bei). Il nuovo fondo sosterrà gli investimenti strategici nelle infrastrutture, in particolare nella banda larga e nelle reti energetiche, nei trasporti negli agglomerati industriali, nonché nell’istruzione, nella R&S, nelle energie rinnovabili e nell’efficienza energetica.
Per il Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker “la proposta sul Fondo europeo per gli investimenti strategici manteniamo, insieme al nostro partner, la Bei, l’impegno assunto in novembre dinanzi alla plenaria del Parlamento europeo, compiendo un passo importante verso il ritorno degli europei nel mondo del lavoro e la riaccensione dell’economia dell’Unione. Conto ora sulla leadership politica dei colegislatori – Parlamento europeo e Consiglio – affinché la proposta sia adottata in tempi brevi, così che il Fondo possa essere operativo entro giugno aprendo il flusso dei nuovi investimenti. Questo e nulla meno si aspettano i cittadini d’Europa, e il tempo stringe”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il vicepresidente Jyrki Katainen, con delega a occupazione, crescita, investimenti e competitività. “Il fondo – ha spiegato Katainen – sosterrà progetti che presentano un profilo di rischio più elevato, in modo da far decollare gli investimenti nei paesi e nei settori in cui più acuto è il bisogno di creare occupazione e di realizzare crescita. Il prossimo passo dovrà essere una moltiplicazione dell’impatto del piano di investimenti per l’Europa che instauri un circolo virtuoso in cui l’aumento degli investimenti si traduca nell’aumento e miglioramento dei posti di lavoro e in una crescita stabile”.