AGCOM

Arriva la bolletta 2.0, Nicita: “Obiettivo trasparenza dei dati”

L’Agcom riforma la fattura telefonica. Il commissario: “Più facile il cambio di gestore e il controllo delle app che vendono servizi ad insaputa dei clienti. Neutralità della rete: obbligo per gli operatori di chiarire quali prestazioni si limitano o bloccano

Pubblicato il 19 Gen 2015

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Agcom cambia la bolletta telefonica, del cellulare e di Internet perché sia più utile, leale e moderna. Il Garante per le Comunicazioni oggi pubblicherà la nuova riforma – l’ultima risale a 8 anni fa – che fra le tante novità include l’esplicitazione delle prestazioni minime di connettività. Un documento di 43 pagine che sarà in consultazione pubblica per 60 giorni e che potrebbe rendere più trasparente la relazione tra consumatore e fornitori di servizi mobili e residenziali. Antonio Nicita, commissario Agcom, ha confermato nell’intervista a La Repubblica che il pacchetto di novità è sostenuto da tutti i componenti del board e che sarà difeso dalle pressioni esterne.

La fattura sarà di norma digitale e inviata via e-mail, a meno che l’abbonato chieda di averla ancora su carta. E questa bolletta 2.0 preciserà l’indirizzo di posta elettronica dell’operatore cui inviare ogni comunicazione ufficiale (incluse le disdette). Non servirà più, quindi, la raccomandata ricevuta di ritorno.

Uno dei punti chiave sarà quello di trasformare il “codice di migrazione” in “codice di trasferimento” per rendere più comprensibile a tutti cosa voglia dire. Il codice dovrà essere obbligatoriamente stampato a chiare lettere (corpo 12) su ogni bolletta.

E Agcom pensa ad eliminare anche le tante insidie della Rete. Gli spot televisivi ad esempio promettono molto sulla velocità delle connessioni, ma la realtà com’è? “Fino ad oggi – spiega Nicita – gli operatori hanno preso impegni generici sulla qualità dei collegamenti. Scrivono un numero qualsiasi sul contratto, e vai a vedere poi se i fatti corrispondono alle promesse. Adesso, nella nuova bolletta, le società preciseranno quale velocità minima ritengono di averci assicurato in ogni bimestre”. Ma chi impedisce ai furbetti di Internet di dichiarare velocità solo immaginarie?

“Lo impediremo noi – puntualizza il commissario – Controlli a campione verificheranno se la dichiarazione dell’operatore sia veritiera, per la ricezione come per l’invio dei dati. Le dichiarazioni false o “dopate” saranno punite con severità. Sempre nella bolletta, ricorderemo al cliente un nostro servizio già attivo, il Misurainternet, in grado di accertare la velocità effettiva cui sta navigando”.

Novità anche sul fronte “neutralità” di Internet con l’obbligo per gli operatori di rendere chiaro quali servizi limitano o bloccano. Anche sulle tariffe dovranno essere più chiare scorporando i servizi base da quelli speciali o aggiuntivi. Stretta anche su quelli indesiderati spesso attivati erroneamente via smartphone con un click sbadato.

“Nel nuovo regime la condizione per pagare sarà l’immissione del nostro numero di telefono come ultimo via libera all’operazione – evidenzia il commissario – Solo allora, soltanto dopo aver manifestato la chiara volontà di acquistare, l’importo sarà iscritto in bolletta”.

La nuova bolletta, dunque, specificherà quanti soldi stiamo pagando all’operatore per i servizi base, come telefonia ed Internet, e quanti invece per prestazioni aggiuntive o impreviste. Rientrano tra queste i famigerati servizi non richiesti e gli acquisti (magari involontari e inconsapevoli) che facciamo in Rete, anche attraverso le app. Proprio questi acquisti indesiderati saranno meno facili. Infine prevista l’audio bolletta per i non vedenti: tutti hanno diritto a un accesso trasparente alle informazioni.

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